Marano, linee programmatiche delle giunta Visconti: eccole in anteprima. Fondi europei, mercati, Pip, rifiuti. Nemmeno una parola sui beni confiscati alla camorra

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Consiglio
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Linee programmatiche, a Marano è già polemica per quelle che Visconti si appresta ad elencare nel prossimo consiglio comunale. L’opposizione, che le ha già lette, le ha bollate come “insignificanti, poco approfondite, un libricino dei sogni”.

Ma vediamo, nel dettaglio, cosa ha partorito, dopo 100 giorni di governo, l’attuale amministrazione comunale.

Mercato ortofrutticolo, Pip e mercato pannino:

“Il mercato ortofrutticolo deve essere rilanciato e riorganizzato. Una città come Marano non può perdere la sua vocazione agricola e la sua storia di città di grandi prodotti agricoli di valore e sapore. Stiamo lavorando per individuare una soluzione alle problematiche del mercato che possa salvaguardare i livelli occupazionali. Fermo restando i vincoli esistenti per le note vicende giudiziarie, lavoreremo per comprendere quale debba essere la migliore e più utile gestione del polo produttivo. In tale ambito si inserisce la nostra volontà a valutare le reali condizioni di delocalizzazione di strutture di interesse produttivo (ad esempio il mercato ortofrutticolo). Parallelamente saranno attuate tutte le azioni volte a rendere sicura e maggiormente accessibile l’area attuale del mercato ortofrutticolo. L’amministrazione si adopererà per la delocalizzazione del mercato pannino.

Pics, patrimonio comunale e urbanistica: 

Con grande ritardo anche a Marano è possibile imboccare una nuova strada e un nuovo percorso che consideri il territorio come una risorsa di rapido consumo, ma un bene comune pervenutoci dal passato e che dobbiamo trasmettere integro e migliorato alle future generazioni. La nostra azione politica sarà improntata al contrasto dell’abusivismo selvaggio e al consumo ulteriore di suolo. Vogliamo che i beni di proprietà comunale vengano messi a disposizione della città per incentivare la partecipazione delle associazioni alla vita sociale e culturale della città e per lo sviluppo di buone pratiche per creare i presupposti di rinascita del nostro territorio.

Pics.

L’amministrazione regionale ha previsto nel proprio programma operativo Fesr, adottato per il settennio 2014/2020 uno specifico asse riservato esclusivamente allo sviluppo urnano sostenibile, prevedendo che le risorse previste fossero ripartite tra 19 città medie. Ciascuna città, Marano inclusa, dovrà predisporre e poi attuare programmi di intervento di sviluppo urbano integrati, che prenderanno il nome di Pics. In altri termini ciascun Pics dovrà ricomprendere una pluralità di azioni integrate, improntate alla sostenibilità e consolidamento della dotazione infrastrutturale, ai temi relativi al contrasto alla povertà e al disagio, all’accessibilità ai servizi per i cittadini, alla valorizzazione dell’identità culturale e turistica e al miglioramento della sicurezza urbana. Nella definizione dei Pics avvieremo una fase di ascolto e partecipazione della cittadinanza, che poi si tradurrà nella scelta delle operazioni da proporre. Oltre alle risorse finanziarie per la realizzazione dei Pics è prevista una dotazione sia per il supporto per l’assistenza tecnica specializzata sia per le attività di comunicazione. Per Marano le risorse destinate dalla Regioni sono le seguenti: 13 milioni 385 mila euro (Pics), 267 mila e 711 per assistenza tecnica, 25 mila e 300 euro per la comunicazione.

Rifiuti, igiene urbana.

Lavoreremo sul fronte dei rifiuti per portare la città in testa alle classifiche delle città per percentuali di differenziata. Saranno poste in essere azioni di divulgazione sul corretto conferimento dei rifiuti e accompagnati i cittadini a realizzare una raccolta differenziata sempre più spinta, attraverso meccanismi, priva ancora che repressivi, educativi. Il Comune valuterà l’accesso ai bandi regionali diretti alla tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale che prevedono, tra le altre cose, interventi diretti a promuovere la diffusione di pratiche di compostaggio domestico e di comunità, a rafforzare le dotazioni impiantistiche per il trattamento e recupero, anche di energia, ai fini della chiusura del ciclo di gestione, in base ai principi di autosufficienza, prossimità territoriale e minimizzazione degli impatti ambientali.

 

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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