La revoca della concessione, firmata con un atto amministrativo del Comune Gerardo Rosania, risale ad oltre un mese fa. Il Comune, da allora, ha predisposto un sopralluogo tecnico finalizzato ad accertare lo stato dell’impianto, ormai devastato, e per mettere tutto nero su bianco. Le verifiche, però, si sono fermate perché gli impianti elettrici e la caldaia non sono in funzione, per guasti, intoppi che si trascinano da mesi, forse anche anni. Nei prossimi giorni il tecnico Giovanni Napoli dovrebbe completare l’iter, facendosi consegnare le chiavi dall’ormai ex gestore (che non ha più alcun titolo), ma non è ancora chiaro, al momento, quale sarà il destino dello stadio comunale: cosa sarà fatto, a che punto è l’accordo con il Coni che era intenzionato a rilevarlo. Non si sa nulla di nulla, anche per la perdurante assenza (motivi strettamente personali) dell’assessore al ramo. Il nuovo segretario, Livia Letizia, non conosce nemmeno l’iter amministrativo adottato fin qui. Quel che è certo è che la struttura è fatiscente, necessita di interventi e di un gestore in grado, attraverso una serie di investimenti, di invertire la rotta. Il sindaco Visconti dovrebbe prendere in mano la questione e quanto meno coordinare le operazioni e chiedere conto di quanto si è fatto, si sta facendo e convocare i vertici del Coni.

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