Marano, il caso: locali comunali alle associazioni del terzo settore. L’ente è in dissesto ma non pretende il pagamento di fitti e utenze. Dalla comunità islamica a Frida Khalo

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Il Comune è in dissesto, non ha un euro per nulla e non può spendere quasi nulla fino a quando non sarà approvato il bilancio stabilmente riequilibrato, ma si permette ancora il “lusso” di assegnare (a gratis) beni comunali ad associazione e cooperative, contravvenendo ai più elementari prassi dei comuni in default, che dovrebbero quanto meno richiedere il pagamento delle utenze alle suddette associazioni. Stupisce inoltre che le assegnazioni vengano eseguite o prorogate in assenza di avvisi pubblici. Dalla comunità islamica, che lo scorso 3 dicembre si è vista riassegnare i locali di via San Rocco (parco Annabella) all’associazione Frida Khalo, alle altre, ad esempio quelli che sono “imboscati” nei locali di via Borsellino (centro per anziani) che operano all’interno dei beni comunali, dovrebbero pagare tutte: fitti (seppur agevolati) e utenze. Ancora una volta il segretario generale Gerardo Rosania, ad un passo dall’addio, dimostra tutta la sua scarsa personalità e, forse per ragioni meramente ideologiche, avalla atti (con la giunta quasi al completo) per i quali occorrerebbe un minimo di riflessione o quanto meno una discussione in consiglio comunale.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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