Emergenza rifiuti in Campania, Conte si veste da arbitro: «Io garante del contratto»

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Gli inceneritori non sono nel contratto. E poi se parliamo di inceneritori in Campania c’è già uno dei più grandi inceneritori in Europa», aggiunge Di Maio a margine di Vivite, il Festival del vino cooperativo in svolgimento a Milano. «Tra l’altro quella è la mia Regione, c’è la mia famiglia, il movimento ha preso quasi il 60% e crediamo di sapere che in quella Regione non bisogna fare il business degli inceneritori ma bisogna fermare il business dei rifiuti», conclude Di Maio.

Pronta la replica di Matteo Salvini, questa volta accomodante: «Parlerò con Luigi, con cui abbiamo sempre trovato l’accordo, nell’interesse dei campani e non per gli interessi di altri», rassicura il ministro dell’Interno a margine dell’assemblea della Cna. «La Campania – contiua – è una delle poche regioni che dai rifiuti ci perde e non ci guadagna. Siccome non vorrei che i bambini morissero di fumi tossici, il governo ha il dovere di trovare soluzioni per evitare una nuova emergenza».

È Palazzo Chigi ad archiviare la querelle. «Il premier Giuseppe Conte è il garante dell’osservanza del contratto di governo, su tutto il programma, quindi anche sul tema dell’ambiente e dei rifiuti», ricordano fonti di Palazzo Chigi interpellate sul nodo dello smaltimento dei rifiuti. Le stesse fonti ricordano che lunedì a Caserta si affronterà, con la firma di un protocollo d’intesa.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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