Vitalizi, ieri una giornata storica: il Senato dice sì ai tagli

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Con gli ex senatori diventano circa 2.500 gli ex parlamentari eletti prima del 2012 — età media 76,6 anni, 140 gli ultraottantenni — che, a partire dal 1 gennaio del 2019, subiranno un taglio del vitalizio tra il del 40% e l’80% dell’assegno ora percepito. Metodo contributivo anche a Palazzo Madama che a questo punto, con la delibera Casellati approvata in ufficio di presidenza, si allinea all’assemblea di Montecitorio. «La riduzione di sprechi e costi della politica è anch’essa una misura di equità sociale, un segno di attenzione che la buona politica deve offrire per poter parlare con credibilità ai cittadini», ha detto il premier Giuseppe Conte. Ma ora sui due rami del Parlamento, nei quali vige la giustizia domestica (autodichia), già pendono centinaia di ricorsi (oltre 500 patrocinati dall’avvocato Maurizio Paniz, ex deputato di FI) che alla Camera verranno trattati per le sospensive a partire dal 7 novembre dal consiglio giurisdizionale di primo grado composto da Alberto Lo Sacco (Pd), Stefania Ascani (M5S) e Silvia Covolo (Lega).

«Ora tocca alle Regioni»

Dopo il voto di ieri (Pd, FI, FdI non hanno partecipato mentre l’autonomista Meinhard Durnwalder si è astenuto), i grillini hanno festeggiato dentro e fuori il Senato infilando monete di cioccolata in un grande salvadanaio: 56 milioni di risparmi. Cifra valida per il 2019, da sommare ai 40 milioni di tagli previsti alla Camera, ma l’aspettativa di vita dei 2500 ex parlamentari titolari di «vecchi» vitalizi ridurrà negli anni il risparmio stimato. I «vecchi» vitalizi sono stati infatti tagliati nel 2012 (e per gli eletti da quella data già si procede a regime con il contributivo) con il governo Monti. Poi, nella scorsa legislatura, il Pd si decise a votare alla Camera la legge Richetti che anticipava i tagli fatti dalla maggioranza giallo verde ma i senatori dem, con grande disappunto di Matteo Renzi, bloccarono la riforma. «Dopo la Camera e il Senato ora tocca alle Regioni», ha detto il vice premier Luigi Di Maio mentre da Bruxelles i grillini fanno sapere che stanno pensando anche agli europarlamentari.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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