Crepet: perdita autorevolezza docenti causa ingresso famiglie a scuola

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“Il ruolo dell’insegnante nella scuola della società liquida” è il titolo del convegno nazionale, organizzato dalla Gilda degli Insegnanti e dall’Associazione Docenti Art. 33, che si è svolto questa mattina a Roma in occasione della Giornata Mondiale dell’Insegnante.

L’iniziativa ha puntato i riflettori sulla crisi della professione docente alla quale concorre il grave fenomeno delle aggressioni compiute da genitori e studenti ai danni degli insegnanti. Episodi che sono il sintomo di una visione della scuola e dell’insegnamento come “servizio” alla persona in un sistema di tipo aziendalista cui deve corrispondere il “diritto al successo formativo”. Il convegno è stato l’occasione per aprire una riflessione sulla situazione attuale caratterizzata da una perdita progressiva di autorevolezza da parte dei docenti. Ecco, in estrema sintesi, gli interventi dei relatori intervenuti.

Paolo Crepet, psichiatra, scrittore e sociologo

La perdita di autorevolezza da parte dei docenti è dovuta a vari fattori, primo fra tutti i decreti delegati che negli anni Settanta hanno introdotto la famiglia all’interno della scuola. I genitori si sono sentiti alla pari con chi a scuola era in cattedra da 30 anni ed è stato un disastro. Quando i genitori questionano sul 4 e sul 5 assegnato dai docenti ai loro figli, si instaura una insana competizione tra loro, che sono incompetenti, e gli insegnanti che così non riescono ad assolvere al proprio compito. Se gli insegnanti amano il loro lavoro, devono recuperare autorevolezza e per riuscirci, occorre aumentarne anche le retribuzioni, perché nell’opinione comune percepire stipendi medi di 1200 euro al mese è da poveracci e sfigati.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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