Vuoi sponsorizzare la villetta accanto all’isola ecologica? Il Comune di Marano emette un bando (in pieno agosto) a dir poco sospetto: solo 5 giorni per partecipare

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Appare quanto meno sospetta la deliberazione commissariale dello scorso 24 luglio con la quale l’ente cittadino, mediante procedura pubblica, una manifestazione d’interesse, intende ricercare un’associazione no profit, costituita con atto notarile (a Marano forse non ce n’è nemmeno mezza), che intenda proporsi come sponsor per l’allestimento dell’area destinata a parco giochi adiacente all’isola ecologica di località la Volpe. Un terreno confiscato alla camorra già assegnato, da contratto, alla ditta Tekra che è chiamata  pertanto anche a manutenerlo.

L’associazione che sarà individuata come sponsor avrà l’obbligo di allestire panchine, arredi, piantine, rasare l’erba, porre in essere trattamenti fito-sanitari e avrà in cambio la possibilità di installare sull’area cartelli pubblicitari (per avere un ritorno di immagine) insieme con il logo del Comune di Marano.

Altra stranezza: l’avviso è stato pubblicato sul sito del Comune nella giornata di ieri e scade alle ore 12 del giorno 13. In pratica solo 5 giorni per produrre una domanda (sabato e domenica il comune è chiuso) tra l’altro anche alquanto complicata, contenente due buste all’interno delle quali va spiegata la proposta progettuale, il programma manutentivo, la bozza grafica dei cartelli pubblicitari con l’aggiunta di un paio di dichiarazioni. Tutto questo in soli 5 giorni, tra l’altro in pieno agosto. In pieno agosto un’associazione, ammesso che le associazioni diano una sbirciata in questo periodo dell’anno al sito istituzionale dell’ente, senza alcuna altra forma pubblicitaria, dovrebbe prendere visione del tutto, preparare la documentazione e presentarla.

Di solito per simili manifestazioni di interesse il lasso di tempo concesso è di almeno 15 giorni; in questo caso, invece, solo cinque.

Qualcosa non quadra, insomma.

Punto primo: queste cose che si chiedono alle associazioni non doveva farle, da contratto, già la ditta Tekra?

Punto due: perché è stato concesso un arco temporale così ristretto per presentare le domande? E ancora: perché non si è optato per altre villette comunali (vedi alla voce Ciaurro e San Castrese) in stato pietoso e che necessitano di gestioni svincolate dal Comune, che a stento riesce a garantire l’acqua potabile ai cittadini?

Le stranezze nel municipio di Marano iniziano ad essere un po’ tante ed è grave che ciò accada durante una gestione commissariale. Paletti che spuntano all’improvviso in strade comunali, gazebo nei centri di interesse storico e senza i necessari pareri, abusi edilizi non visti e non sanzionati e anomalie di vario tipo. Troppo, decisamente troppo.

Dobbiamo solo sperare che qualche pubblico ministero si imbatta nelle pagine di Terranostranews. Che qualcuno provi ad indagare sulle mille stranezze di questi ultimi due anni.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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