L’incertezza sulla possibile crisi istituzionale, sulla durata del nascituro governo Cottarelli e sull’esito delle prossime elezionifanno schizzare il rischio Italia agli occhi degli investitoriinternazionali. Il costo dei credit default swap, derivati con cui è possibile assicurarsi da un default del debito italiano da qui a cinque anni, secondo dati Markit sono schizzati a 221 punti base da 174 punti base della chiusura di ieri, toccando il massimo da ottobre 2013. Ciò significa che occorrono 221.000 euro per assicurare 10 milioni di debito italiano dal rischio default.
Non solo. Nel giorno in cui l’ex commissario alla spending review scioglierà la riserva sulla formazione di un esecutivo che difficilmente otterrà la fiducia del Parlamento, ad allargarsi non è solo il differenziale di rendimento tra i titoli decennalitedeschi e quelli italiani, che in apertura è arrivato oltre i 260 punti e dopo le 10 ha sfondato i 300 toccando anche quota 320. Lievita pure il tasso di interesse pagato dai titoli di Stato con scadenza a due anni, segno che sui mercati c’è incertezza sulla sorte dei conti del Paese anche a breve termine.