Pronto l’assalto al Fort Apache per i lavori stradali di Marano. Il Comune (incartato e in attesa della Cassa depositi e prestiti) si affida alle ditte di fiducia e al Mercato elettronico. La trasparenza? Chissà

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Si preparano alle grandi manovre e le ditte di Marano e dintorni, ben note nell’ambiente comunale, sono già state allertate. Il Comune si è incartato, dopo le promesse di marzo (“a luglio inizieranno i lavori stradali”) e, in attesa che la Cassa depositi e prestiti dia il via libera all’utilizzo dei fondi recuperati da vecchi mutui non utilizzati, emette un avviso pubblico per l’aggiornamento dell’albo delle imprese di fiducia a cui assegnare fondi sotto la soglia comunitaria.

Cosa significa? Che per evitare lungaggini burocratiche e non fare ulteriori figuracce (dopo quelle a ripetizioni sul gazebo in zona vincolata, i super market abusivi ancora aperti, lo scandalo della spazzatura in strada e tanto altro), sempre che la Cassa depositi e prestiti dia il via libera all’Ente, saranno individuati (senza alcuna procedura selettiva) dal personale interno al Comune 5-6 imprese che si occuperanno di una serie di lavori, con progetti finanziati con fondi non superiori ai 150 mila euro. Le domande devono pervenire entro il 20 giugno.

La gestione commissariale, dunque, si mette alle spalle la Stazione Unica Appaltante e, per velocizzare l’azione, emette avvisi pubblici per individuare le ditte. L’altra strada in campo è quella di ricorrere al Mepa, mercato elettronico per le pubbliche amministrazioni. Chi vivrà, vedrà e anche stavolta vedremo chi si aggiudicherà i lavori (le solite carte note?) e come li svolgeranno.

 

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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