Marano, l’ultimo scandalo: hanno reintegrato in servizio (e non erano obbligati) uno che sversava illegalmente monnezza in città. Tekra non ha battuto ciglio e il Comune tace come suo solito

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Nuovi particolari emergono dalla vicenda, in parte spiegata ieri e a dir poco scandalosa, del reintegro in servizio di un operatore ecologico che un anno fa – assieme ad un altro collega – era stato licenziato dalla società Teknoservice per aver sversato (illegalmente) rifiuti ingombranti in una strada di Marano. Licenziato e deferito all’autorità giudiziaria, il soggetto è stato reintegrato in servizio dalla nuova ditta che opera a Marano, la ditta Tekra, con sede legale ad Angri.

Ebbene non solo abbiamo scoperto che non esiste alcuna sentenza a favore del netturbino rimesso in servizio, tra l’altro un delegato sindacale, ma anche che Tekra non era in alcun modo obbligata a riprenderselo. Se anche il soggetto in questione avesse vinto o vincerà una causa di lavoro contro Teknoservice, la vecchia azienda che operava a Marano, toccherebbe o toccherà eventualmente proprio a Teknoservice doverlo reintegrare e non certo ad altri. Senza contare che il lavoratore in questione non figurava nemmeno negli elenchi (poiché già licenziato) al momento del passaggio di cantiere tra Teknoservice e Tekra.

Si è proceduto, insomma, ad un’assunzione ex novo da parte della ditta, che non ha avuto il benché minimo dubbio sul soggetto che, con il suo comportamento, aveva creato un danno gravissimo di immagine alla precedente azienda, al comune di Marano e alla cittadinanza. Il video dello sversamento illegale, infatti, divenne virale e fu visto da decine di migliaia di persone.

Il Comune di Marano, i commissari e i dirigenti del settore, naturalmente, non hanno proferito parola sul caso, nemmeno per stigmatizzare (dal punto di vista etico e deontologico) il comportamento dell’azienda che oggi lavora a Marano. Il Comune fa la morale ai cittadini incivili e non dice mezza parola, invece, su vicende sconcertanti come queste.

Come se non bastasse, poi, tiene a bagnomaria le guardie ambientali (si vedono in giro ogni morte di Papa), non installa telecamere e multa pochissimi incivili. Ormai queste cose le scriviamo da anni, sperando in un sussulto di orgoglio e coscienza. Ma è tempo perso: è evidente che non si vuole intervenire, che a qualcuno fa comodo l’attuale andazzo. Almeno, però, evitassero di dire che è colpa esclusivamente dei residenti.

Siamo governati da gente che non ha a cuore il territorio, che non ha gli attributi per farsi sentire e in città lavorano aziende che non hanno alcun senso etico del lavoro. Per non parlare poi di chi dovrebbe essere preposto ai controlli: gente priva del benché minimo senso civico, menefreghisti e spesso complici del disastro.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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