Nella zona dove doveva sorgere il nuovo liceo di Marano sarà installato il distributore di carburanti. Ecco come andò quella vecchia storia e i fondi persi dal Comune

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Dieci milioni di euro in fumo e una nuova struttura scolastica che non vedrà mai la luce, perché il Comune di Marano – destinatario dell’imponente finanziamento dell’ex Provincia – non ha mai realizzato la strada di raccordo per collegare via Sconditi a via Lazio. In quella zona, prescelta più di dodici anni fa, sarebbe dovuto sorgere il nuovo liceo Emilio Segrè di Marano. L’operazione avrebbe consentito alla Città Metropolitana di non sborsar soldi per il fitto dei locali di via Arafat, di proprietà comunale, dove tuttora sono collocati i ragazzi del Segrè residenti a Marano (quelli di Mugnano sono invece confluiti nella nuova sede di via Crispi), e al Comune di avere a disposizione non solo una sede nuova, moderna, funzionale e capace di accogliere anche altre centinaia di studenti da tutto l’hinterland, ma anche di sfruttare i vecchi locali per altre esigenze scolastiche del territorio. L’iter per la realizzazione del nuovo Segrè era partito dodici anni fa, quando l’amministrazione cittadina dell’epoca propose alla Provincia di acquistare i locali di via Yasser Arafat. La proposta venne però osteggiata da più parti: qualcuno, infatti, riteneva che il Comune avrebbe poi utilizzato quei fondi per altre esigenze amministrative. Alla fine l’ente provinciale, su pressione dell’allora centrodestra, si convinse a stanziare dieci milioni di euro per la realizzazione di una nuova struttura. Il finanziamento, dopo anni di traversie amministrative o ostracismi, fu sbloccato due anni e mezzo fa ma l’iter progettuale si è subito arenato sugli espropri da effettuare. Mai effettuati perché qualcuno, non solo al Comune, non volle.

© Copyright 2018 Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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