Il bocciodromo di Marano? Fino a pochi giorni fa senza contatore idrico (nonostante la richiesta del gestore) e mai accatastato

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Un’altra struttura pubblica, il bocciodromo di via Castel Belvedere, mai accatastata dal Comune. Un’altra struttura dove l’ente, nonostante la richiesta del gestore, avvenuta oltre un anno e mezzo fa, non aveva ancora installato un contatore idrico. Lo ha fatto due giorni fa. L’acqua, insomma, era pagata da tutti i cittadini, gli utenti in regola. Le due scoperte sono state fatte, per puro caso, due giorni fa e hanno indotto il commissario Greco a richiedere l’immediata installazione del contatore e l’avvio delle procedure per l’accatastamento del bene. Nel frattempo il gestore ha provveduto a liquidare una parte del debito (canone di fitto) contratto con l’ente cittadino.

Non si è mai chiarita, invece, la vicenda dello stadio comunale di via Falcone, realizzato su terreni di proprietà del Comune di Napoli, in precedenza appartenuti ad alcuni istituti religiosi. Secondo l’ente partenopeo, quel terreno (e quella struttura) sono a tutti gli effetti dell’ente guidato da De Magistris, perché il Comune di Marano non avrebbe mai ultimato le procedure burocratiche. Napoli ha trascinato in tribunale Marano perché ne rivendica la titolarità. I vecchi amministratori di Marano, dal canto loro, hanno sempre sostenuto di aver liquidato i coloni che occupavano quei terreni e comunicato l’avvio delle successive operazioni all’ente di Palazzo San Giacomo. Nella zona di via Falcone, se si spulciasse per bene tra gli atti, si scoprirebbe che alcuni parchi e strutture pubbliche furono realizzate su terreni di proprietà della Curia, poi trasferiti al Comune di Napoli. E’ tutto in regola? Probabilmente no.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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