Da giugno niente più scuola nella frazione di San Marco, a Marano: i bambini trasferiti in via Cesina. I genitori lanciano l’ultimo appello per salvarla

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Gentile direttore, sono una mamma maranese, vissuta e cresciuta nella frazione di San Marco.
La contatto per porle a conoscenza di una questione che lei già qualche anno fa aveva intrapreso, cioè la chiusura della scuola elementare di San Marco.
Da cittadina, e poi da mamma e da abitante della frazione di San Marco, credo sia poco dignitoso abolire una scuola pubblica e trasferirla altrove. La frazione di San Marco, come ben sa, è una frazione in continuo incremento edilizio e demografico.
A quanto pare, da fonti ufficiose, a giugno i bambini saranno dirottati in via Cesina, quindi alla frazione di San Marco sarà tolto un altro importante simbolo: una scuola che è stata anche adeguata e ristrutturata internamente qualche anno fa.
Le voci che girano sono delle più carnevalesche: c’è chi dice che la scuola diventerà un centro di riabilitazione Asl, chi dice un ufficio anagrafe e chi addirittura parlava di un posto di polizia.
L’unica cosa che posso dirle è che sia io che altre mamma non stiamo qui a polemizzare perchè saremo costrette ad allontanarci da San Marco per accompagnare  i nostri bambini a scuola, ma la cosa che mi porta maggiormente ad essere indignata, come gli altri abitanti di San Marco, è che quella scuola è un simbolo, un punto di riferimento, ha una funzione pubblica che viene tolta ad una frazione importante di Marano che raccoglie bambini delle zone limitrofe per trasferirsi in via Cesina, in un parco residenziale in un contesto tutt’altro che di verde e di natura come San Marco è.
Probabilmente, da voci non ufficiali, pare vi siano degli interessi da parte di qualcuno.
Alla fine dei conti non si sa come andrà a finire, forse siamo ormai destinati all’abbandono, al togliere servizi al cittadino, a penalizzare belle frazioni come quella di San Marco,d ove tra qualche mese ci ritroveremo a vedere quella cara vecchia scuola in stato di abbandono, come una nave in un cantiere di disfacimento, potendo solo immaginare ciò che era, ciò che erano le grida felici dei bambini che alle 13 affollavano la strada. Tutto questo resterà un ricordo della nostra infanzia vissuta e un rammarico per ciò che sarebbe potuto continuare ad essere.
Lettera firmata
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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