Il Comune è tecnicamente fallito. Lo era già da tempo in realtà, visto che eravamo in condizione di pre-dissesto, ma negli ultimi tempi si è provato a raddrizzare una situazione che era a dir poco disperata. Progressi sono stati fatti, specie sul fronte degli incassi (il Comune incassa di più dall’acqua e dalle contravvenzioni stradali), ma la Corte dei conti ha ugualmente bocciato il piano di rientro preparato a suo tempo da una dirigente, Claudia Gargiulo, che proponeva, tra le tante cose, di ripianare l’enorme mole di debito ritoccando i canoni per le case popolari. Una delle tante cose che hanno fatto sorridere i componenti dell’organo contabile.
“Comprendo la posizione della Corte, ma avrei dato maggiore fiducia alla gestione commissariale – spiega Giuseppe Bonino, responsabile del settore economico del Comune – Ad ogni modo non basteranno due anni di commissariamento e tutte le manovre finanziarie adottare per riparare alla mole di danni arrecati al Comune dalle gestioni degli ultimi 15-20 anni”.
Il Comune, se sarà bocciato pure il ricorso annunciato dal prefetto Di Menna, dovrà dichiarare il dissesto finanziario. Ma come si è arrivati a tutto questo? E’ molto semplice: 4 mila famiglie non pagano l’acqua; tra quelli iscritti a ruolo, quattro su dieci non pagano (o non pagavano); dal condono, dagli oneri concessori abbiamo incassato meno di quanto dovevamo. Nel contempo, soprattutto tra la fine degli anni Novanta e il 2012, ci siamo dati dare fare con spese per opere pubbliche, consulenti esterni, senza tra l’altro onorare alcuni debiti: Acqua Campania deve avere dall’Ente ancora 4 milioni di euro (debiti giunte Bertini). Poi c’è la De Vizia, l’avvocato Marone, la Beghelli, i soldi gettati alle ortiche per i piccoli e medi contenziosi con i privati, i soldi da dare alla Sapna, i premi di produttività a pioggia per i dipendenti comunali e tanto, tanto altro. Scarsissimi incassi e tanti impegni non rispettati, insomma. Marano è fallita e la colpa è, senza ombra di dubbio, di alcuni dirigenti ed ex sindaci. Pagheranno? Chissà..
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