Voto di scambio al Comune di Marano, per gli inquirenti c’era un patto tra Di Guida e De Biase per “gestire il Comune”. Ecco cosa emerge dalle intercettazioni

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Per gli inquirenti c’era un patto politico tra Antonio Di Guida, imprenditore, ex assessore provinciale forzista e socio dei Cesaro, e il dirigente comunale Luigi De Biase, storico funzionario del Comune.

Gli inquirenti che hanno emesso gli avvisi di garanzia a carico di entrambi (per voto di scambio) e altre 28 persone ne sono convinti. E nelle pagine dell’inchiesta ci sono decine di pagine dedicata al rapporto tra i due.

Ecco cosa rilevano gli investigatori. Discutendo in termini negativi dell’amministrazione Liccardo, e in particolare del primo cittadino, Antonio Di Guida indica in Luigi De Biase una delle persone a lui collegate con le quali condizionare le scelte dell’allora giunta.

La circostanza che De Biase fosse molto vicino a Di Guida è confermata ed emergeva da una conversazione intercorsa tra i due, registrata nello studio di Di Guida in via Corree di sopra.

Emerge dalla conversazione che Di Guida e De Biase tenevano riservato il rapporto che li legava, evitando di farsi vedere in pubblico, un rapporto di cui erano a conoscenza Salvatore De Stefano e pochi altri consiglieri dell’ala diguidiana.

I due, Di Guida e De Biase, si esprimevano sull’operato del sindaco, valutato inadeguato, ipotizzando una sua decaduta e dubitavano della fedeltà di De Stefano, assessore alle Politiche sociali, che in quel periodo sembrava essere, per i diguidiani, troppo “innamorato del ruolo di assessore” e poco convinto di voler mandare a casa Liccardo.

Di Guida: “Ma come si deve fare con questo (si riferisce a Liccardo) scemo, Gigino?”

De Biase: “Questo sta proprio rovinato, non lo so. Mi ha detto: dopo le elezioni dobbiamo vedere (elezioni regionali, ndr), come dobbiamo fare, dobbiamo vedere, ci dobbiamo sedere, dobbiamo vedere come pianificare qua. Ma che ci sta da pianificare più Antonio?”.

Di Guida: “No, io ti devo dire la verità, io voglio valutare se riusciamo ad uscire subito da questa maggioranza o dobbiamo aspettare, perché ci sta Salvatore De Stefano che io non riesco a…

De Biase: “Io mi preoccupo, se noi ci diciamo certe cose e poi le cose che diciamo le va e le porta a qualcun altro…e io mi devo stare attento”.

Di Guida “Questo danneggia me, danneggia te, danneggia tutti quanti”.

Dopo i commenti sulla scarsa affidabilità di De Stefano, che in quel periodo aveva in mente di portare avanti alcuni progetti (sia per lo stadio che per l’assegnazione di alcuni beni abusivi del Comune, quelli di via Consolare Campana, ndr), Di Guida e De Biase, si spostano su altri argomenti.

In altri passaggi Tonino Di Guida riferisce della necessità di creare una squadra che possa gestire il Comune, mentre De Biase, intercettato in merito al presunto voto di scambio, sottolinea che ai dipendenti del Comune manca un punto di riferimento, quello che era un tempo Iacolare.

In particolare De Biase, nel corso di una conversazione con la dipendente Flora Principe (indagata), che cercava una sistemazione a tempo indeterminato alle Poste per il figlio (già dipendente a tempo determinato), dice alla donna che può provare a fare qualcosa. Il riferimento è a Di Guida e al circuito dei Cesaro.

Nel vivo della campagna per le regionali del 2015, Di Guida si autodefinisce allenatore di una squadra, una squadra che avrebbe poi dovuto comandare il Comune.

Sempre nel suo studio di via Corree, spiega ad alcuni suoi interlocutori il ruolo affidato ai consiglieri e al funzionario De Biase.

Di Guida: “Io il segretario di Forza Italia non lo voglio fare e non lo può fare nemmeno Lino Catuogno (non indagato), che mi serve dentro le chiese, mi serve dentro a questo. Dino Pellecchia (indagato) è un bravo ragazzo, fa il geometra, non è questo….Angela (Di Guida, non indagato), è presidente del consiglio, ci dobbiamo dividere i ruoli, come ti devo far capire? Io voglio fare l’allenatore. Se Armando vince le regionali, sperando di vincere, io posso sistemare tutto, creiamo le condizioni. Poi lo sai Gigino De Biase, la nipote di Giggino fa l’amore con l’altro figlio di Cesaro, Francesco, il fratello di Armando”.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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