Svolta per i lavoratori dei consorzi unici di bacino: saranno impiegati, fin dai prossimi giorni, nei comuni che hanno aderito al Programma straordinario voluto dalla Regione in collaborazione con l’Anci e il Conai. Sono più di seicento gli operatori già formati con appositi corsi, che saranno chiamati a supportare i Municipi in difficoltà sul fronte della raccolta differenziata. Palazzo Santa Lucia, in pratica, corre in soccorso degli enti che hanno una percentuale di raccolta inferiore al 45 per cento. Nella lista figura il Comune di Napoli, che dovrebbe avere in dote circa trecento lavoratori, e altre venti realtà territoriali: Avellino, Capua, Castelvolturno, Ercolano, Marano, Villaricca, Afragola, Arzano, Casandrino, Casavatore, Mondragone, Gricignano D’Aversa, Orta d’Atella, San Marcellino, Sant’Arpino, Villa Literno, Maddaloni, San Nicola la Strada, Forio d’Ischia, Sant’Antonio Abate, Nocera Inferiore e Pagani. I costi del progetto sono totalmente a carico della Regione, ma più di qualche amministratore teme – una volta archiviati i 18 mesi del progetto – di essere in qualche modo costretto a doverli assumere.

«Abbiamo chiesto ulteriori approfondimenti alla Regione – spiega il sindaco di Afragola Domenico Tuccillo, che è anche presidente regionale dell’Anci ci sono alcuni aspetti ancora poco chiari, sia in relazione alla futura collocazione dei lavoratori sia per quel che concerne le procedure per il loro pagamento. Il timore è che possano in qualche modo incidere sui nostri bilanci». Sulla stessa linea il primo cittadino di Villaricca, l’avvocato Maria Rosaria Punzo. «Anche noi abbiamo manifestato qualche perplessità in merito al futuro impiego dei lavoratori – sottolinea – C’è da fare chiarezza su cosa accadrà alla fine dei 18 mesi previsti dal programma regionale. Attendiamo risposte anche su altri aspetti, con particolare riferimento alla questione dei controlli del personale impiegato. Di quali poteri dispongono i Comuni?».

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