Abusivi della sosta padroni di Napoli e provincia. Lo strumento per allontanarli c’è ma i comuni se ne fregano

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Abusivi padroni della città, roba vecchia, penserete voi. Invece è roba attualissima. Nell’ultimo fine settimana i vigili ne hanno pescati una ventina solo nei due chilometri quadrati dell’area del divertimento a Chiaia. Li hanno sanzionati, hanno confiscato le monete che avevano in tasca. Poi sono stati costretti ad assistere con sconforto al loro ritorno sul «luogo di lavoro», perché i parcheggiatori se ne fregano delle multe che non pagheranno mai e fanno marameo ai vigili che possono anche sanzionarli mille volte, ma non hanno altre armi a disposizione.

Cioè, un’arma ci sarebbe. È quella offerta dalla «legge Minniti» che consente di presentare ai parcheggiatori un divieto di ritorno nell’area quando vengono pescati due volte consecutive a taglieggiare gli automobilisti. Però la legge si ferma solo ad alcune aree come stazioni, aeroporti, porti: per ampliare le possibilità di intervento ad altre zone «sensibili» delle città, è stata lasciata mano libera ai sindaci. Sono gli amministratori locali, con ordinanze ad hoc, a dover allargare l’ambito di applicazione della legge, per consentire alle forze di controllo di intervenire con mano severa sugli abusivi.
A Napoli l’ordinanza non c’è ancora e non c’è nemmeno in tante altre città, tra cui Marano.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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