L’inverno della scuola: uno studente su tre al freddo

0
386 Visite

Gli edifici scolastici in Italia sono oltre 41mila. Ospitano quasi otto milioni di allievi, ma uno studente su tre si sente in pericolo nel frequentarli. Il disagio e la preoccupazione si acuiscono in quelle zone che più o meno nel recente passato sono state interessate da gravi fenomeni sismici o calamità naturali e che, nei fatti, nell’ultimo decennio hanno direttamente interessato la maggior parte delle regioni dell’Italia centrale.

L’istantanea di una così forte preoccupazione è stata fotografata e messa nero su bianco dal sito Skuola.net, che in occasione della recente giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole a fine novembre, ha chiesto a cinquemila studenti italiani (per lo più della scuola secondaria ma anche primaria) come giudicano l’edificio che li ospita sia per le qualità strutturale che per i servizi interni. Ebbene, solo per il 37 per cento degli intervistati le aule sarebbero sicure, mentre il 30 per cento non ha esitato a denunciare come all’interno delle aule tema per la propria incolumità.

 

Ma a creare disagio, naturalmente, non c’è solo la solidità delle infrastrutture ma pure i servizi erogati (dai bagni alle aule didattiche ai laboratori): a far arricciare il naso, infatti, c’è tra i primi posti per inefficienza la pulizia della aule e dei bagni ma anche il riscaldamento. Ed, infatti, proprio su quest’ultimo aspetto quasi la metà della popolazione scolastica si è detta scontenta della climatizzazione interna: spesso in inverno i caloriferi restano freddi (per il 28%) e in troppe circostanze la loro «potenza» è insufficiente a rendere confortevole l’ambiente (20%).

Problemi su problemi, insomma, che gli studenti elencano uno dopo l’altro come perle infinite di una lunga collana di disagi: a cominciare dalla scarsa manutenzione. Secondo i dati elaborati, infatti, quest’ultima solo raramente riguarderebbe le sezioni strutturali dell’edificio (solo il 16%) con al punto più basso per inefficienza l’impianto idraulico: carenza di acqua calda e scarichi a singhiozzo. Eppure dal 2014 ad oggi le cifre che il governo ha messo in campo per far fronte al riammodernamento delle strutture scolastiche non sono di poco conto, con una dotazione totale di quasi 4 miliardi; che negli ultimi 36 mesi – segnala il Miur – hanno portato alla realizzazione di oltre 12mila interventi. Ma il nodo, nel confronto con gli studenti, resta più aperto che mai. Pochi fondi per tutti gli oltre 41mila edifici scolastici? Forse, e comunque, non sufficienti a rendere le scuole al passo con le richieste dei suoi frequentatori.

All’appello, infatti, mancherebbero ancora 845 interventi (stabiliti all’interno del decreto legge «del fare» per la «Scuola sicura») che saranno finanziati con i ribassi d’asta. Ad oggi sono stati certificati 692 interventi dei quali 418 conclusi; 227 avviati e 47 ancora da avviare. Numeri che se rendono onore agli impegni finanziari assunti non riescono, però, a eludere, da qui le critiche, o a soddisfare le richieste di migliaia di giovani che chiedono sì, e in primo luogo sicurezza, ma pure un ambiente confortevole, accogliente e funzionale.

La Stampa

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
  • Fascinated
  • Happy
  • Sad
  • Angry
  • Bored
  • Afraid

Commenti