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E’ riuscito il primo, delicato intervento al volto di Fritz, il bimbo del Benin affetto da una grave mutilazione facciale, anche se i medici del Policlinico Federico II preferiscono mantenere un atteggiamento prudente. Il ragazzino, giunto in Italia nei giorni scorsi, è stato operato ieri dall’equipe medica coordinata dal professor Francesco D’Andrea del Policlinico Federico II. L’intervento è durato circa quattro ore. Fritz necessita di ulteriori e complessi interventi di chirurgia plastica attraverso i quali i medici napoletani tenteranno di ricostruire il volto deturpato dai tumori cutanei (cheloidi) frutto di una grave ustione.
Il bambino era stato visitato per la prima volta nel suo paese d’origine, il Benin, dalla dottoressa Maria Grazia Moio, chirurgo plastico impegnato da anni in missioni umanitarie in Africa e membro dell’equipe che lo ha operato ieri mattina. Il bimbo è arrivato a Napoli, per le cure pro bono, grazie all’impegno della onlus “Sorridi Konou Africa”, presieduta dal professor Enrico Di Salvo. In Benin, terra di riti e tradizioni Voodoo, la patologia di cui è affetto Fritz è considerata una sorta di maledizione divina che porta all’esclusione e all’isolamento sociale.
Il Mattino
