Cercasi forze politiche disperatamente. A Marano tacciono tutti: dal Pd ai Cinque stelle, mentre al Comune si consumano illegittimità di ogni genere e in città proliferano casi di abusivismo

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La città di Marano, si sa, è afflitta da problematiche annose, molte delle quali originate da gestioni amministrative scellerate che hanno prodotto montagne di debiti (quella Bertini in primis) e tolleranza pressoché assoluta su alcuni fronti, tra cui quello relativo all’abusivismo edilizio. Un malcostume che ha inciso non poco sulla qualità della vita dei cittadini e che ha avuto effetti catastrofici su un territorio privo di infrastrutture e servizi essenziali.

Nemmeno le gestioni commissariali, subentrate alla politica, sono riuscite (vuoi per mancanza di tempo, vuoi per assoluta mancanza di volontà) ad invertire il trend. I nove mesi di gestione Fico e i dieci di gestione Reppucci-Greco-De Caro sono stati mesi (ben 19) di quasi nulla. Poco è stato fatto e quel poco attiene essenzialmente alla sfera del recupero dei canoni idrici e su poche altre cose, ma sempre se segnalate dalla stampa o dai cittadini.

Ciò che sconvolge e che sconforta è però ben altro: il totale silenzio della classe politica. Non parla il Pd, uno dei partiti che ha sulla coscienza qualche peccatuccio e che non può (ma perché?) dire nulla contro un prefetto (Reppucci) inviato a Marano dal ministro Minniti, il ministro espressione proprio dei democratici. Peggio di Reppucci riuscì a fare, forse, soltanto l’ex commissario Malvano. I segni dello scempio edilizio consumatosi sotto la sua gestione, infatti, sono ancora ben presenti sul territorio.

Non può parlare, per ovvie ragioni, l’area di centrodestra, quella sciolta di recente per infiltrazioni camorristiche. Parla, ma solo di migranti invece, il gruppo che si richiama a Salvini.

Non parla, ed è grave, nemmeno il Movimento Cinque Stelle. Abbiamo più volte toccato questo tasto negli ultimi mesi, nella speranza di vedere il Movimento (come accade in altri comuni, area vesuviana in primis) darsi una mossa su alcune incredibili vicende amministrative. Non c’è stato verso. I Cinque Stelle di Marano, a parte qualche singolo attivista, hanno deciso – per dirla con le parole dell’onorevole Razzi – di “farsi i ca…loro”.

Da tempo ci chiediamo il perché di questa scelta. Perché i grillini di Marano si limitano a segnalare qualcosina al prefetto Reppucci o a portare qualche progetto (che non sarà mai preso sul serio) e non denunciano – come fanno gli attivisti di Portici, Ercolano, San Giorgio – situazioni gravi anche all’autorità giudiziaria?

Di cose da dire ve ne sarebbero tante, eppure i Cinque stelle non si scompongono. Perché non alzano il livello della polemica sullo scandalo rifiuti? Sull’assenza degli spazzini in strada. Perché non chiedono, visto l’andazzo, che il Comune applichi uno sconto sulla tassa rifiuti? Perché i Cinque Stelle non si sono scomposti dinanzi a faccende serie, vedi alla voce trasporto disabili (attivato solo dopo le denunce mediatiche), alle ordinanze non rispettate,  alle chiusure di esercizi commerciali (in palese difformità) effettuate con mesi di ritardo. Perché non dicono nulla sul proliferare di casi abusivismo edilizio, sulla questione del cimitero (i lavori non sono ancora ripresi), sulla questione del Giudice di pace e sulla mancata rotazione, all’interno del Comune, di dipendenti segnalati in relazioni della prefettura e delle forze dell’ordine.

In questi mesi abbiamo visto un attivista difendere un commerciante, che si è poi scoperto essere un evasore incallito e anche bugiardo. Li abbiamo visti organizzare un convegno sulla legalità, ma non dire una parola sul fatto che i commissari hanno nominato due dirigenti, Di Pace e Pepe, in maniera del tutto illegittima. Ci saremmo aspettati quanto meno un approfondimento, una riflessione su alcuni temi e invece nulla. Nulla nemmeno sulla scelta di individuare un segretario generale alle primissime armi, sull’addio di alcuni funzionari, che sono letteralmente scappati da Marano. Qualcosina l’abbiamo letta sul Ciaurro, ma come tutti sanno al Ciaurro (in attesa delle videocamere) nulla è cambiato.

La domanda è: ma il il Cinque stelle di Marano è un movimento di “sistema” o anti-sistema?

 

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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