Giudice di pace di nuovo rischio taglio, Qualiano se ne va e gli avvocati dell’hinterland attaccano De Luca: “Atto illegittimo”

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Giudice di Pace di Marano, l’accordo tra i comuni dell’hinterland sta per vacillare. Dopo le polemiche dei mesi scorsi, perlopiù incentrate sull’esiguità del personale a disposizione degli uffici (la Regione e il Comune di Giugliano continuano a fare orecchie da mercante), ora è il Comune di Qualiano ad affondare il colpo e a mettere in discussione la convenzione sottoscritta da sei amministrazioni cittadine nella primavera del 2014.

L’atto che potrebbe sancire la chiusura del presidio di piazzale San Escrivà de Balaguer è stato firmato pochi giorni fa dal sindaco Ludovico De Luca. “Abbiamo deciso di uscire dalla convenzione che ci legava agli altri comuni del comprensorio – spiega il primo cittadino di Qualiano – Lo abbiamo fatto nei termini stabiliti, ovvero entro il 30 settembre. Non siamo più in condizioni di assicurare un’unità lavorativa del nostro ente presso gli uffici giudiziari di Marano né tanto meno di accollarci i costi di gestione della struttura, che ammontano, nel nostro caso, a 50 mila euro l’anno. Ho a cuore le sorti del presidio giudiziario di Marano – aggiunge De Luca – ma non posso obbligare i miei dipendenti a trasferirsi o a rimanere in eterno in un’altra città”.

Il primo cittadino lascia aperto solo un piccolo spiraglio: “Le risorse sono sempre più esigue, ma se qualcuno dei miei dipendenti dovesse darmi, entro la fine dell’anno, il suo benestare non esiterò ad inviarlo a Marano”. Promettono battaglia, intanto, gli avvocati e le associazioni forensi del territorio, che avevano già fatto sentire la propria voce in occasione della paventata chiusura dei mesi scorsi. In prima linea gli avvocati Caterina Granata, Carla Chiacchio, Antonella Panico e Gianfranco Mallardo, quest’ultimo consigliere dell’Ordine degli avvocati di Napoli. “L’atto firmato dal sindaco di Qualiano è illegittimo – tuonano – Qualiano aderì alla convenzione con una delibera consiliare. Il recesso, invece, è stato comunicato con un atto unilaterale del sindaco. Se De Luca non recederà dalle proprie posizioni, impugneremo l’atto al Tar”.

La replica di De Luca: “Non è necessaria alcuna delibera di Consiglio, gli avvocati ripassassero la convenzione”.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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