Fine dell’attesa, oggi le prime sfide del campionato. Napoli e Juve le favorite

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Con i due anticipi Juventus-Cagliari e Chievo-Napoli, inizia sabato la Serie A 2017/2018 con i bianconeri a caccia di uno storico settimo scudetto consecutivo. La squadra allenata da Massimiliano Allegri, reduce dalla doppia sconfitta nella finale di Champions contro il Real Madrid e di Supercoppa contro la Lazio, si presenta ai nastri di partenza con una serie di importanti cambiamenti. In difesa non c’è più Leonardo Bonucci, ceduto al Milan. La sua partenza segna la fine della cosiddetta BBC difensiva con Barzagli e Chiellini. Allo stesso tempo la Juventus ha ingaggiato Bernardeschi, probabilmente il più promettente giocatore italiano della sua generazione, l’ala brasiliana Douglas Costa e il centrocampista del Psg Matuidi. La sfida più importante che attende i bianconeri è quella di sapersi reinventare per l’ennesima volta come già avvenuto negli anni scorsi quando sono andati via giocatori del calibro di Pirlo, Vidal, Tevez e Pogba. Allegri confida nella definitiva esplosione di Dybala, l’attaccante argentino oggetto del desiderio di Real Madrid e Barcellona, a cui è stata affidata la maglia numero 10.

Dopo anni di mediocrità, il Milan lancia il guanto di sfida alla Juventus con un mercato scoppiettante e una serie di acquisti che hanno fatto tornare l’entusiasmo fra i tifosi convinti più che mai di poter tornare a lottare per lo scudetto. I nuovi proprietari cinesi hanno speso 190 milioni di euro per giocatori dal grande futuro come Andre Silva, Andrea Conti, Ricardo Rodriguez, Hakan Calhanoglu e Frank Kessie. Proprio i rossoneri sono l’ultima squadra ad aver vinto lo scudetto prima del dominio della Juve, in panchina all’epoca c’era proprio Allegri. Finiti gli anni d’oro dell’epoca Berlusconi, negli ultimi anni il Milan ha sempre deluso le aspettative con giocatori che hanno deluso come Balotelli e allenatori cambiati in serie: da Seedorf a Filippo Inzaghi, da Mihajlovic a Brocchi fino all’arrivo di Montella nel giugno dello scorso anno. La cessione della società per 740 milioni ha portato al Milan anche due nuovi manager, Fassone e Mirabelli, che in poco più di due mesi hanno fatto dimenticare il veterano Galliani. I veri colpi messi a segno dai due sono stato l’ingaggio di Bonucci dalla Juve e Biglia dalla Lazio a cui nelle prossime ore si aggiungerà il centravanti Kalinic dalla Fiorentina.

L’altra avversaria, sulla carta, più accreditata nella corsa al titolo è il Napoli di Maurizio Sarri. Gli azzurri giocano il miglior calcio della Serie A ma lo scorso anno non sono andati oltre il terzo posto a causa soprattutto di qualche pecca di troppo in fase difensiva. Un Napoli che ha mantenuto intatta la squadra, operando sul mercato solo per puntellare la rosa con giocatori di contorno come Ounas e Mario Rui. Gli azzurri, sempre fra le prime sei nelle ultime stagioni, sembrano ormai maturi per arrivare ad un traguardo storico che manca dai tempi di Maradona.

Seconda alle spalle della Juve lo scorso anno, per la Roma quella che sta per iniziare sarà la prima stagione senza Francesco Totti. Il leggendario capitano ha appeso gli scarpini al chiodo dopo 25 anni di carriera e si appresta a ricoprire un delicato ruolo da dirigente. L’avvento del nuovo ds Monchi al momento non ha portato la svolta sperata in termini di rinforzi, anzi, la Roma ha perso giocatori del calibro di Ruediger e Salah che devono ancora essere sostituiti. Il rinnovo di Nainggolan è certamente una notizia importante, ma l’arrivo di Pellegrini, Moreno, Kolarov, Defrel e del giovane Under non basteranno certo a colmare il gap con la Juve.

Se la Milano rossonera ha vissuto un’estate esaltante, quella nerazzurra è ancora in attesa del grande colpo di mercato. Per ora il miglior acquisto dell’Inter è stato Luciano Spalletti, il tecnico di Certaldo in poche settimane sembra aver dato una
identità alla squadra e riportato nuovo entusiasmo. L’obiettivo è quello di migliorare il settimo posto dello scorso anno e tornare in Champions League. I nuovi arrivi di Vecino, Skriniar, Borja Valero e Dalbert oltre alla conferma di Perisic sono molto
importanti. Se da qui al 31 agosto dovessero arrivare altri due rinforzi di qualità, l’Inter a quel punto avrebbe tutte le carte in regola per inserirsi nella lotta scudetto.

Alle spalle delle cinque big ci sono una serie di squadre che avranno come obiettivo principale la qualificazione in Europa League. La Lazio fresca vincitrice della Supercoppa ha perso il suo capitano Biglia, passato al Milan, sostituito dall’esperto
Lucas Leiva. Per Lotito gli ultimi giorni di mercato serviranno soprattutto a risolvere due casi spinosi che riguardano Keita Balde e De Vrij, entrambi con il contratto in scadenza nel 2018. Soprattutto il primo è ormai in rottura con il club, tentato
dalle offerte della Juventus. La Fiorentina dopo una serie di cessioni dolorose come quelle di Bernardeschi, Borja Valero, Ilicic, Vecino e quella imminente di Kalinic, ha piazzato il colpo Giovanni Simeone per puntellare l’attacco. Interessante a
centrocampo anche l’arrivo dei francesi Veretout, Eysseric e soprattutto di Benassi dal Torino. Proprio i granata si aggrappano ancora al loro centravanti Belotti per migliorare quanto fatto lo scorso anno. Il 23enne centravanti, autore di 26 gol
nell’ultima stagione, è rimasto nonostante l’assalto del del Milan e di altri club stranieri. Il Gallo è legato al Toro da un contratto con una clausola di 100 milioni solo per l’estero e il patron Cairo non si muove da quella cifra. In entrata
Mihajlovic potrà contare sui nuovi arrivati Berenguer, Rincon e N’Koulou.

La grande rivelazione dello scorso anno, l’Atalanta, potrebbe rischiare una sbornia da esaltazione e pagare lo scotto del doppio impegno in Europa League. Come spesso accade con i club di medie dimensioni, il successo ha un prezzo elevato da pagare: le cessioni dei giocatori migliori attratti dall’interesse dei grandi club. È avvenuto così per i nerazzurri orobici che hanno perso Conti e Kessie passati al Milan e rischiano di perdere anche Spinazzola tentato dalla Juve. È rimasto invece il Papu Gomez, capitano e uomo simbolo della squadra. Per quanto riguarda le altre squadre, per tutte l’obiettivo sarà una salvezza tranquilla anche se Sampdoria e Sassuolo possono ambire a qualcosa in più. Una lotta salvezza che sicuramente vedrà impegnate le tre neopromosse, due squadre di grande tradizione come Verona e Spal e la matricola Benevento. I giallorossi campani sono la grande novità della stagione, alla loro prima esperienza in Serie A dopo quasi 90 anni di storia.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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