Mafia capitale, condanne pesanti ma cade l’accusa di associazione mafiosa. A Roma la storia si ripete: ci arrivano sempre tardi…

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Massimo Carminati condannato a 20 anni di carcere e 14mila euro di multa. È la sentenza della X sezione penale del Tribunale di Roma del maxiprocesso di Mafia Capitale, pronunciata nell’aula bunker di Rebibbia dalla presidente Rosanna Ianniello. L’ex Nar ha accolto la lettura del verdetto, collegato in videoconferenza dal carcere di Parma, dove è detenuto in regime di 41 bis.

E ancora: 19 anni a Salvatore Buzzi, 11 a Brugia, 6 a Mirko Coratti, 11 per Luca Gramazio.
Luca Odevaine, ex componente del Tavolo di coordinamento nazionale sui migranti del Viminale, è stato condannato a 6 anni e 6 mesi di reclusione. Tuttavia i giudici, ritenuta la continuazione rispetto alla pena già inflitta da due precedenti sentenze, hanno determinato la pena nella misura complessiva di otto anni di reclusione.

Dieci anni per l’ex amministratore delegato di Ama Franco Panzironi. Undici anni di carcere per Riccardo Brugia, considerato il braccio destro di Massimo Carminati. Cinque anni di carcere per Andrea Tassone, ex presidente Pd del Municipio di Ostia. Condanna a tre anni di reclusione per Giordano Tredicine, ex consigliere di Forza Italia. Per Buzzi, Panzironi, Odevaine, Panzironi e Carminati anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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