Marano, Reppucci diserta il convegno del Pd sullo scioglimento del Comune. I dem fanno sentire la propria voce sei mesi dopo l’arrivo dei commissari

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Alla fine Reppucci, sommerso dalle polemiche dei giorni scorsi, non se l’è sentita di partecipare al convegno organizzato dal Pd. Il tema scelto, “Marano oltre Gomorra”, ma soprattutto la partecipazione del prefetto alla serata voluta dai democratici aveva scatenato un vespaio di polemiche: si erano ribellati quella della destra, Fdi in primis, e qualche ex amministratore del centrodestra, sentitisi offeso per il manifesto fatto affiggere dai dem, il cui sfondo, tra richiami a manette, arresti e immagine della giunta Liccardo, era stato ritenuto da qualcuno passibile di querela per diffamazione.

Qualcuno si era dimenticato che la giunta sciolta per camorra è proprio quella di centrodestra, guidata da Angelo Liccardo; altri invece avevano dimenticato che il Pd, seppur per qualche anno, tra luci e ombre, ha amministrato la città e lo ha fatto con l’avallo di forze e soggetti (non solo politici) che hanno avuto o hanno più di qualche guaio con la giustizia.

Al convegno di stasera, introdotto dal segretario del Pd locale, Matteo Morra, hanno partecipato l’insegnante Palmira Masillo, dirigente scolastico del comprensivo San Rocco, e il parlamentare Massimiliano Manfredi, uno che in tanti indicano come potenziale candidato alla presidenza della Regione nel 2020.

Dopo sei mesi dallo scioglimento del Comune e sei mesi di sostanziale silenzio, anche da parte dei dem, il segretario Morra ha finalmente esposto il suo pensiero sui fatti che hanno caratterizzato il pre e dopo scioglimento, soffermandosi sull’immobilismo della gestione Liccardo (tema a noi carissimo e proposto in tanti articoli) e sulla necessità di “fare di più per provare a scuotere una città, una comunità che sembra ripiegata su stessa, sfiduciata e poco partecipe alla vita pubblica”.

Non è mancata la stoccata al centrodestra, rea di aver avviato una polemica sterile. “Hanno dimostrato tutta la loro inadeguatezza culturale. Di certe cose avremmo voluto discutere anche con Reppucci, che però ha deciso, per motivi di opportunità, di non partecipare alla discussione”, ha ribadito l’ex assessore della giunta Perrotta. Morra ha invitato i suoi a fare autocritica, per un passato non certo tutto roseo, ricordando tuttavia i meriti dell’amministrazione di cui ha fatto parte, che è stata “la prima a muoversi concretamente sui beni confiscati e su altre situazioni”. “Qualcosa abbiamo sbagliato anche noi – ha ricordato ai presenti Morra – dovevamo essere ancor più radicali, meno timidi su certe vicende”.

Poi l’invito-auto-invito ad essere “collaborativi” e allo stesso tempo da “sprone” nei confronti del commissario straordinario, che ha preferito però disertare l’appuntamento.

La parola poi è passata alla dirigente Masillo, che ha posto l’accento sulla necessità di darsi da fare, di pretendere dalle istituzioni ma anche di fare di più come cittadini e appartenenti ad una comunità che non deve limitarsi a piangersi addosso”.

Infine Manfredi, membro della commissione antimafia: “Il partito deve aprirsi, coinvolgendo persone, uomini e donne che hanno voglia di fare. La città vive un momento di grave immobilismo e la gente sembra assente, distante. Come Pd non dobbiamo stare chiusi nel piccolo orticello e pensare ai soliti riferimenti”.

Nota stonata: l’analisi poco approfondita sull’attuale gestione dell’ente comunale e sull’operato dei commissari straordinari, in particolare del prefetto Reppucci. In poco più di sei mesi è stato fatto davvero poco, anche sul fronte dei segnali forti per il ripristino della legalità. Non basta la disponibilità al dialogo. Anche l’analisi di Morra, per molti versi corretta, è inciampata su questo aspetto: i commissari devono garantire essenzialmente il rispetto della legalità, in tutte le sue forme. Troppe beghe interne al Comune, troppe chiacchiere, troppi provvedimenti sballati sul piano formale, troppa fiducia in funzionari e uomini che hanno fatto danni colossali. Le chiacchiere e il presenzialismo ad oltranza non gioveranno né al Comune né alla città.

 

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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