Ennesima batosta Pd, il centrodestra vola alle amministrative

0
440 Visite

Il centrodestra esce vincitore da questa tornata elettorale. Si ritrova al governo in 16 comuni capoluogo (ne aveva 7) e infligge una dura sconfitta al centrosinistra che al di là del dato puramente numerico – vince solo in 6 capoluoghi a fronte dei 17 che aveva rimediato al precedente giro – si ritrova orfano di alcune sue roccaforti. Su tutte Genova, La Spezia e Sesto San Giovanni, l’ex «Stalingrado d’Italia». Il Movimento 5 Stelle praticamente era fuori partita: ha perso nell’unico capoluogo in cui era al ballottaggio, Asti. E si deve accontentare della vittoria a Carrara, che però capoluogo non è. E con in più lo smacco di vedere Federico Pizzarotti trionfare a Parma, cinque anni dopo, anche senza il vessillo del Movimento.
Il centrodestra è riuscito a conquistare al centrosinistra 12 città capoluogo di provincia: Genova, L’Aquila, Monza, Piacenza, La Spezia, Alessandria, Asti, Pistoia, Como, Rieti, Lodi, Oristano. Si riconferma a Verona (malgrado il cambio di rotta del sindaco uscente Flavio Tosi, che ha lanciato una propria lista), Catanzaro, Frosinone e Gorizia.
Il centrosinistra strappa al centrodestra due capoluoghi: Padova e Lecce. E conferma i sindaci di Palermo, Taranto, Lucca e Cuneo.
A Belluno vince una coalizione di liste civiche.
Nulla di fatto per Trapani, che era del centrodestra, ma che tornerà al voto il prossimo anno essendo rimasto in lizza al ballottaggio un solo candidato che non è però riuscito a fare votare almeno il 50% degli aventi diritto.
Bassa l’affluenza: il 46% degli aventi diritto al voto (a fronte del 59% che aveva votato al primo turno».

La Spezia vira a destra

Si aggiunge anche La Spezia alla lista delle città perse dal centrosinistra. Pierluigi Peracchini è il nuovo sindaco con il 59,98%. Paolo Manfredini, candidato della coalizione a guida Pd, si è fermato al 40,02%. Come nel caso di Sesto San Giovanni, si tratta di un’altra roccaforte che viene meno, in questo caso dopo un predominio durato quarant’anni.

Stalingrado addio

Ora è ufficiale: Sesto San Giovanni non è più Stalingrado. Per la prima volta in 70 anni, non sarà la sinistra o il centrosinistra a governare la città. Roberto Di Stefano, alla guida di una coalizione di centrodestra, è il nuovo sindaco. La prima cittadina uscente, Monica Chittò, è stata nettamente sconfitta: si è fermata al 41,37% dei consensi (alla precedente tornata era stata eletta al ballottaggio con il 69,39%), con quasi 5 mila voti a separarla dal nuovo inquilino del municipio.

Il Pd cede anche Pistoia

Anche Pistoia non è più un capoluogo amministrato dal centrosinistra. Il sindaco uscente, Samuele Bertinelli, è stato sconfitto con quasi dieci punti di distacco dal candidato di centrodestra Alessandro Tomasi, che si è imposto con il 54,28% dei consensi. «Assumo su di me, pienamente, la responsabilità di questa sconfitta » ha detto Bettinelli.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
  • Fascinated
  • Happy
  • Sad
  • Angry
  • Bored
  • Afraid

Commenti