I luoghi del cuore. La sostenibile leggerezza di Positano: il piacere di una esperienza unica

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Collocata in uno degli angoli più emozionanti della costiera amalfitana, Positano compare all’improvviso, ci apre le braccia dopo una lunga curva a strapiombo sul mare e ci accoglie con i suoi strepitosi colori; il verde brillante delle macchie naturali che si alternano a sprazzi di viola e di giallo che sembrano depositati a caso, da una mano superiore e ispirata: la bouganvillea lungo i muri dei giardini, i limoni turgidi e lucidi negli orti terrazzati, i gerani rossi ai balconi che si affacciano a mare.

“Il mondo – diceva Roland Barthes  – non è più da esplorare, ma da abitare”. Nel “moto a luogo” del nostro perenne spostarci, un luogo, un paesaggio, un belvedere, esistono se sono percepiti, riconosciuti come luoghi elettivi, come esperienza. Questo è Positano; un angolo di paradiso da vivere, dove si vorrebbe abitare, e rimanere per sempre. Durante tutto l’anno i pochi abitanti accolgono di continuo turisti provenienti da ogni luogo, ma è con la bella stagione che questo “villaggio” aggrappato alle sue rocce si ripopola, mentre la costa diventa approdo per le barche alla ricerca di ombra e ristoro, sotto le pareti rocciose, nelle cale. Al cospetto delle Torri Saracene, davanti ai resti della villa romana che è proprio sotto la Chiesa di Santa Maria Assunta, abbiamo il senso della dimensione storica di questo luogo, del fascino antico che lo ha accompagnato. Così il viaggio deve avere avuto una connotazione particolare, di esperienza unica, per gli europei illustri che giungevano nell’ 800 fin qui, a scoprire il raro accostamento di profumi naturali, di bellezza assordante, di silenzi antichi….che ammaliano ogni visitatore, ancora oggi. Il mare brillante di giorno si immerge di oscurità nella notte stellata di Positano e, guardando le stelle, la vita appare come una miriade di brillanti possibilità: sembra toccarle!

 

© Copyright Emilia Pirozzi, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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