TERREMOTO AREA PIP A MARANO: GLI ARRESTATI, IL RUOLO DEI SIMEOLI E L’EMINENZA GRIGIA OLIVIERO GIANNELLA

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Il polo produttivo di Marano, secondo i magistrati della Dda di Napoli, è stato finanziato con ingenti somme di denaro frutto di traffici illeciti direttamente riferibili a Giuseppe Polverino, ed impiegate nelle varie fasi del progetto. In tale quadro si è accertato come tale attività di riciclaggio sia stata condotta anche mediante investimenti speculativi in complessi immobiliari di tipo residenziale, realizzati attraverso le imprese dei cugini maranesi Antonio e Pasquale Di Guida (Pasquale è indagato per riciclaggio aggravato e non per concorso esterno) e con la partecipazione di Oliviero Giannella, che hanno di fatto garantito la fittizia intestazione degli immobili delle società costruttrici, schermando la reale titolarità degli stessi. Sono stati inoltre sequestrati 29 capannoni industriali, ma la Procura ha concesso il benestare agli operatori economici per continuare ad operare nel complesso produttivo.  Chi era in fitto con i Cesaro, dovrà ora versare il canone alla curatela giudiziaria. I giudici (lo ha rivelato il procuratore aggiunto Borrelli) seguono essenzialmente due tracce: quella relativa agli espropri dei terreni, per i quali vi fu “l’interessamento” della famiglia Simeoli (non è stato specificato di quale ramo si tratti) e quello dei mancati o artefatti collaudi nel polo produttivo.

Ma chi sono i personaggi coinvolti? Oltre ai fratelli Cesaro, titolari della Iniziative industriali di Sant’Antimo, sono stati arrestati Antonio Di Guida, socio del defunto imprenditore Cesare Basile, ex assessore comunale e provinciale di Forza Italia, il cugino Pasquale (nella foto), suo storico socio in affari, e Oliviero Giannella. Giannella è un volto notissimo a Marano: era lui, lo si legge nell’ordinanza che portò all’arresto del clan Orlando, a consigliare a Di Guida Antonio, taglieggiato dal gruppo Orlando, di rivolgersi al latitante Antonio Polverino, alias Zi Totonno per tentare di ricomporre la frattura con il clan dei Carrisi. Il nome di Giannella lo ritroviamo in tantissime operazioni, pubbliche e private, svolte sul territorio di Marano, tra quella relativa alla lottizzazione edilizia C14 e all’ampliamento del cimitero. Giannella curò le operazioni di esproprio dei terreni. Giannella, grazie ai buoni uffici con la politica maranese, riuscì a piazzare anche un proprio familiare nel contesto del Piu Europa, con riferimento alle progettazioni per le opere europee da eseguire sul territorio cittadino. Giannella è un assiduo frequentatore dell’ufficio tecnico comunale ed era solito, anche fino a pochi giorni fa, “punzecchiarci” (anche in pubblico) per gli articoli apparsi di recente sul nostro portale. Articoli che riprendono parte dei passaggi di alcune ordinanze dei magistrati e in cui si parla del suo ruolo.

Giannella, preso stamani all’alba come gli altri indagati, ha accusato un malore ed è attualmente ricoverato in ospedale.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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