Canada, ucciso in una sparatoria il boss Angelo Musitano

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Questa volta la mafia ha colpito a Hamilton, Ontario. Forse una faida diversa da quella che sta insanguinando Montreal con la guerra tra i Rizzuto e i loro nemici. Angelo Musitano, 39 anni, membro di una famiglia legata alla n’drangheta calabrese, è stato assassinato davanti alla sua abitazione. Il killer, vestito di scuro, fisico possente, ha aperto il fuoco sulla vittima che si trovava a bordo di un veicolo ed è poi fuggito. Classica azione da «contratto». Per la polizia non sembrano esserci dubbi: è stato un omicidio mirato. Ora sono riesaminate le immagini di una telecamera a circuito chiuso, installata nell’edificio, così come le testimonianze di alcune persone che si trovavano nella casa.

Musitano era piuttosto noto nell’ambiente criminale canadese. Insieme al fratello era stato coinvolto nell’omicidio nel 1997 di un rivale, figura importante del clan Papalia. Un informatore aveva svelato agli investigatori molti dettagli che avevano permesso di ricostruire la trama che vedeva la coppia come probabile mandante dell’esecuzione. Solo che i Musitano hanno poi concluso un accordo con la procura. Morale: hanno fatto solo dieci anni di galera e nel 2007 sono tornati in libertà. La polizia teneva d’occhio Angelo in quanto sospettava fosse rientrato nel «giro» ma non era riuscita a trovare elementi che ne giustificassero un nuovo arresto. Gli osservatori ipotizzano che l’agguato sia una vendetta con origine lontane, magari proprio con la morte di Papalia.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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