Lei vegana, la figlia vegetariana: “Io aggredita dalle mamme fuori dalla scuola”

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Da una fettina di carne servita alla mensa di una scuola elementare nasce uno scontro tra due modi di vivere: i vegani da una parte e i carnivori dall’altra. Un conflitto che divampa dalla curiosità dei bambini, protagonisti involontari, e finisce all’esterno dell’istituto di una località della provincia grossetana dove una mamma, vegana, ha denunciato di essere stata aggredita e minacciata dai genitori dei piccoli compagni di scuola della figlia, vegetariana, proprio mentre aspettava di riportarla a casa. Il motivo? La bambina, di sette anni, secondo quanto denunciato dalla mamma ai carabinieri avrebbe detto ai compagni di classe: “Ma lo sai che quel che stai mangiando prima era un maialino e ora è morto? Lo sai che quello era un pesciolino che prima nuotava nel mare?”.

Frasi che i bambini hanno riferito ai genitori, curiosi e preoccupati da quelle affermazioni. Da qui è partita l’aggressione. “Io sono vegana, mia figlia vegetariana per scelta – spiega la donna – erano mesi che venivo minacciata: occhiate, battutine, messaggi, venivo attaccata per qualsiasi cosa dicessi anche alle maestre”. Tutto è cominciato lo scorso maggio: “Volevano organizzare un barbecue, io ho proposto di portare la classe a casa mia. Avrei cucinato un menu adatto ai bambini. Loro mi hanno risposto che non avrebbero rinunciato alla bistecca”. E tutto è precipitato – ha raccontato Il Tirreno –  mercoledì 22 intorno alle 16. La donna è stata bloccata all’esterno della scuola da quattro mamme: “Quando ho parcheggiato l’auto in quattro mi hanno bloccato le due vie di fuga: una mamma davanti e tre dietro. Non mi facevano passare. Mi hanno detto: “Tu devi chiedere il permesso”. Prima mi hanno aggredita verbalmente, poi una di loro mi ha rigato l’auto con le chiavi. Strattoni, offese, tirate di capelli. Quando ho detto che le avrei denunciate forse si sono intimorite e così sono riuscita a liberarmi”, racconta. Tutto prima che i bambini uscissero da scuola.

Sull’episodio stanno ora indagando i carabinieri che si sono presentati nella scuola elementare del paesino della Maremma. Nel fascicolo è finito, oltre al referto medico, anche il preventivo di 845 euro del carrozziere per riparare il graffio: “Ma non è questa la cosa più importante – racconta la donna – io e il padre della bimba saremo costretti a cambiarle scuola. E questo sarà il danno maggiore perché lei adora le sue maestre e probabilmente non potremo aspettare la fine dell’anno scolastico”.

Repubblica

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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