Da Poggiani a Giordano, De Magistris e il ruolo dei centri sociali. Una sparuta minoranza che “comanda” Napoli

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Che Luigi De Magistris abbia saputo coltivare, nel corso del tempo, un ampio bacino elettorale è cosa evidente dai frutti raccolti. Ed è proprio su questi aspetti che vale la pena soffermarsi. Sì, perché a permettere la rielezione dell’ex magistrato non è stata la capacità di saper amministrare la città, che ha visto nell’arco di questi anni ottenere ulteriori primati negativi, come la raccolta differenziata, punto programmatico fondante nel 2011, con percentuali tra le più basse in Italia, bensì quella di sapersi assicurare nel corso del tempo il sostegno, pressoché totale, della sinistra antagonista. Basti pensare che, durante la giunta De Magistris 2011/2016, il numero di centri sociali occupati dai vari collettivi antifascisti nel solo comune di Napoli è passato da 11 a 33 grazie a delle delibere create ad hoc per favorire l’occupazione di stabili da parte di quegli stessi movimenti che, in diverse occasioni, hanno inscenato violenti scontri con le forze dell’ordine.

Ultimi disordini sono stati quelli verificatisi il 6 Aprile scorso, quando, in occasione dell’arrivo di Renzi a Napoli, si è potuto assistere alle solite scene di guerriglia e quelli dell’altro giorno riferiti alla visita di Salvini.

In prima linea  i soliti noti: Ivo Poggiani, uno dei principali esponenti del “Laboratorio Occupato Insurgencia”, eletto come presidente della III Municipalità, mentre al consiglio comunale sono riusciti ad accedere Eleonora de Majo (legata all’altro Insurgencia Egidio Giordano, spesso a braccetto con De Magistris) e Rosario Andreozzi, altri due membri del sopracitato centro sociale, proposti tra le fila della lista civica “demA – DemocraziaAutonomia”.

Sempre Insurgencia, durante la campagna elettorale, approfittando della situazione particolarmente favorevole, ha colto l’occasione per occupare un ulteriore spazio cittadino nella I Municipalità, ai Quartieri Spagnoli, facendo ricorso anche alla sponsorizzazione dell’occupazione da parte di Carmine Monaco, l’attore che ha interpretato “‘O Track” nell’ultima stagione della rinomata serie Gomorra.

Insurgencia ma non solo! Ad approfittare della gestione De Magistris nel corso degli anni sono stati in molti. Gli ultimi, nel corso del 2015, sono stati i membri di alcuni collettivi universitari che hanno preso possesso di un ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario, ribattezzato “Ex OPG – Je So’ Pazz”, situato nel quartiere Materdei, e di un ex carcere minorile, chiamato “Scugnizzo Liberato”, nella zona Montesanto. Due spazi di circa 26.000 m² ciascuno. Il 23 Marzo 2015, a pochi giorni dall’occupazione dell’ex OPG il sindaco, recatosi in visita presso la struttura, portando la propria solidarietà agli occupanti, promise loro che il comune, una volta acquisito lo stabile, all’epoca ancora di proprietà della Polizia Penitenziaria (!), lo avrebbe concesso in usufrutto gratuito. Non c’è dunque da stupirsi del fatto che, gli appartenenti a questo centro sociale, si siano spesi durante tutto il periodo elettorale nel sostegno all’ex magistrato arrivando anche a presidiare fisicamente i seggi con la scusa della “vigilanza anti-illegalità”. Gli antagonisti infatti, durante entrambi i turni di votazioni, sono stati all’esterno di molti istituti indossando magliette riportanti la scritta “Controllo Popolare – antimafia sociale”, effettuando, a loro dire, «un controllo democratico e super partes per far sì che non avvenissero brogli all’esterno dei seggi». Peccato però che gli unici brogli denunciati dai paladini della giustizia siano stati quelli effettuati dai concorrenti di De Magistris.

Fonte Il Primato Nazionale

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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