I luoghi del cuore. Il magico romanticismo della Gaiola

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Sulla collina di Posillipo, la discesa della Gaiola è una passeggiata lieve verso il mare, unico accesso non privato ad una spiaggetta incantevole, e giunge al cospetto dell’isoletta detta Gaiola, un germoglio di roccia ambrata sullo specchio del mare. Tra macchie di verde e zone coltivate, si procede lentamente conquistando il silenzio. Camminare, immergersi nel tramonto in questo luogo protetto dagli occhi grandi della città caotica, che viaggia vicina, è un’esperienza che riconcilia con essa, che a volte sembra respingere i suoi abitanti, piegandoli a dimenticare, con il suo traffico e i suoi rumori, e le mille disfunzioni sperimentate quotidianamente, la bellezza. Qui invece si può entrare in sintonia con il mare, con la terra, con i desideri personali. Una baia nascosta attende il visitatore, una grotta, cavea o caveola, da cui  deriva il nome del luogo: è la grotta di Seiano, che collega il vallone della Gaiola con Bagnoli, e che si può vedere nella bocca opposta dall’ultimo tornante della discesa di Coroglio, che da Posillipo avvicina a Pozzuoli. Non c’è impeto nelle onde che arrivano qui, si disperde nella corsa, per lasciare calme queste acque, riparate dal vento. La salsedine assorbe ogni altro odore, si coglie il volo dei gabbiani, i silenzi, la voce della risacca. Com’era un tempo questa piccola cala, con i suoi anfratti rocciosi, le possenti pareti di tufo, a picco sul mare, segnate dall’azione corrosiva del vento, e il bianco dell’antica villa dalla leggenda oscura? Probabilmente era così, come la vede oggi chi, scendendo questa strada che degrada dolcemente, e raggiungendo la baia, chiede al mare il sollievo dai mali interiori, e chiede, a chi l’accompagna, le parole infinite dell’amore.

© Copyright Emilia Pirozzi, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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