Teknoservice e i casi Mugnano, Marano e Giugliano. Spazzatura, scioperi e polemiche

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Paese che vai, “tarantelle che trovi”. Strade sporche e operatori ecologici in agitazione. Anche a Mugnano, del resto come a Marano e Giugliano, è polemica contro Teknoservice. A Mugnano per la questione dei ticket non erogati o per la decurtazione di alcune spettanze, a Giugliano e Marano per altre motivazioni. I sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione e chiesto un incontro in prefettura.

La ditta con sede a Torino ha fatto man bassa di appalti: si è aggiudicata quelli di tre grandi città dell’hinterland, eppure le cose, ormai da tempo, non vanno per il verso giusto.

A Marano l’arcinota problematica dello spazzamento e della scarsità delle risorse umane a disposizione o messe in campo, a Mugnano le questioni sindacali, a Giugliano quelle relative al cantiere.

L’azienda si è sempre difesa, una volta addossando le colpe ai presunti lavativi e in altri casi alla mancanza di senso civico da parte dei cittadini.

Qualcosa di vero ci sarà anche, ma il punto nodale è un altro: Teknoservice si pone in aperto contrasto con le metodiche delle ditte del passato. Niente personale part time o stagionali, ma straordinari a go go per gli interni. E ancora: mezzi e anche uomini che fanno la spola tra i vari comuni e del cantiere, almeno per quel concerne Marano, nemmeno l’ombra. Il cantiere a Giugliano, naturalmente, crea qualche grattacapo di carattere logistico.

A pagare le conseguenze di questo stato di cose, di servizio non sempre al top, di rivendicazioni sindacali, lavoratori non tutti perbene e di scelte aziendali, sono soprattutto i cittadini.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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