Marano, l’acqua mai pagata. Come è andata a finire la storia dei grandi evasori dei canoni idrici? Ecco la lista aggiornata a qualche tempo fa

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Image processed by CodeCarvings Piczard ### FREE Community Edition ### on 2016-04-16 07:50:02Z | |
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Inefficienze, sprechi, ingiustizie. Uno dei problemi endemici del Comune di Marano riguarda il numero impressionante di evasori (parziali o totali) dei canoni idrici. A poco o nulla è servita la lotta annunciata e voluta dall’Ente qualche anno fa durante la gestione commissariale, quando ad alcune famiglie – per la prima volta nella storia della città – venne tagliata la fornitura di acqua potabile. Qualcuno (pochi in verità) regolarizzò la sua posizione, molti altri invece fecero orecchie da mercanti e altri ancora presentarono certificati di invalidità, in base ai quali è impossibile tagliare la fornitura.
Stessa musica per le utenze mai censite (dalle 3 mila alle 5 mila secondo alcuni studi) e per le “defaillance” della rete idrica comunale, le cui perdite sono stimate intorno al 30 per cento. Si tratta di problematiche che da troppi anni gravano sui bilanci del Comune e, di conseguenza, sulla collettività.
Nella black list del Comune figuravano, fino a un anno e mezzo-due anni fa, numerosi parchi e condomini. Come è andata a finire? Hanno regolarizzato la loro posizione o tutto è ancora in alto mare?
Di seguito l’elenco dei parchi e delle strutture private che non erano in regola. I dati sono aggiornati ad un anno e mezzo fa, ma da allora, da quanto ne sappiano, poco o nulla è cambiato. Gli importi potrebbero essere aumentati o in qualche sporadico caso diminuite. Sarebbe bello se l’Ente convocasse gli amministratori dei parchi e ci fornisse dati aggiornati, per poter integrare le nostre informazioni e dare risposte ai cittadini perbene.
Ecco l’elenco dei parchi, con gli importi tutti (naturalmente) da aggiornare.
Poggio delle rose (circa 140 mila euro); parco Gelsomini (70 mila euro); parco Orchidea (44 mila 293 euro); parco Le Magnolie (circa 69 mila euro); condominio Rosaria (31 mila 684 euro); parco Primavera (circa 41 mila euro); parco Alberto (24 mila 643 euro); palazzo Aurora (24 mila 607 euro); società cooperativa Il ciliegio (24 mila 409 euro); parco Azzurro (circa 55 mila euro); parco Comfort (23 mila 0.53 euro); parco Raffaella (22 mila 501 euro); parco di Maro (22 mila 341 euro); parco Smeraldo (20 mila 495 euro); parco Federica (19 mila 779 euro); parco dei Gerani (circa 37 mila euro); parco Le Palme (18 mila 979 euro); ristorante Adelaide (18 mila 810 euro); parco Marina (17 mila 510 euro); parco Gaio (circa 24 mila euro); parco Orchidea (15 mila e 72 euro); condominio Galleria 2000 (34 mila 900); parco Sorriso (13 mila 778 euro); parco Iole (10 mila 990 euro); parco delle Mimose (10 mila 528 euro); condominio via Vincenzo Bellini (10 mila 37 euro); la Nuova Rosa Scarlatta (8 mila 625 euro); parco Gallo (circa 12 mila euro); parco Maria Pia (7 mila 212 euro); Carputo costruzioni (4 mila e 34 euro); condominio via San Rocco (circa 5 mila euro); condominio corso Umberto (circa 4 mila euro); condominio Corree di sopra (5 mila 533 euro); condominio via Adda (6 mila 885 euro); condominio via Casalanno (6 mila 942 euro); La Rosa di Cristallo (circa 7 mila euro); parco Millefiori (circa 5 mila euro); parco Antonio (6 mila 329 euro); parco Edera (4 mila 631 euro); condominio via Speranza (circa 4 mila euro); condominio Il Salice (circa 7 mila euro); condominio via Del Mare (3 mila 200 euro); condominio via Gramsci (circa 6 mila euro); condominio via Piave (3 mila 300 euro); condominio via Marano-Pianura (2 mila 500 euro); villa Christin (8 mila 492 euro).
Totale? Circa un milione di euro, ma i dati non sono aggiornati.
© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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