I beni della ditta Mastromimico di San Cipriano d’Aversa, l’azienda che a Marano ha realizzato i lavori di restyling di Palazzo Merola e che sta eseguendo le opere di ampliamento del cimitero, sono stati confiscati dallo Stato Italiano.
I titolari della ditta erano stati arrestati qualche anno fa perché ritenuti legati a una delle fazioni del clan dei Casalesi. Al termine del processo di primo grado è stato avviato anche il procedimento per l’acquisizione dei beni, ultimato nei giorni scorsi con la confisca da parte dello Stato.
La confisca dei beni è un ulteriore tassello a favore del Comune di Marano, che presto (speriamo prestissimo) dovrà ratificare la variante al progetto di ampliamento cimiteriale e dare il la alla ripresa dei lavori, fermi ormai da circa un anno e mezzo. Ora alibi e timori non ce ne sono più. Il Comune, infatti, non deve più interfacciarsi con la Procura di Santa Maria Capua Vetere, titolare dell’inchiesta, ma solo con l’Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati.
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