Cocaina dal Sud America tra pesce e verdura

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Un traffico internazionale di droga tra la Colombia e la Calabria, scoperto in due anni di indagini e raccontato in 500 pagine di intercettazioni. La cocaina arrivava, nascoste tra pesci surgelati e frutta, via mare al porto di Gioia Tauro ma anche via aerea.

L’operazione Buena Ventura: cocaina tra pesce surgelato e frutta. La squadra mobile di Reggio Calabria sta eseguendo dalle prime della mattina una serie di arresti in diverse regioni italiane. L’inchiesta chiamata Buena Ventura ha ricostruito il sodalizio tra le famiglie di ‘ndrangheta Morabito-Bruzzaniti-Palamara e i cartelli colombiani. Per smerciare la droga i trafficanti calabresi avevano aperto nella Locride un negozio- copertura per la rivendita di pesci surgelati provenienti dal Sudamerica. L’indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della procura della Repubblica di Reggio Calabria, ha visto il coinvolgimento del servizio centrale operativo della polizia di stato e della direzione centrale per i servizi antidroga.

Coinvolti un finanziere e un vigilante di uno scalo del nord Italia. Le indagini hanno permesso di bloccare l’importazione di oltre 35 chili di cocaina organizzata fra la Colombia e la Calabria. La droga, oltre che via mare, arrivava in Italia anche via aerea, in bagagli affidati a corrieri. In scalo aereo del Centro-Nord Italia, poi, il carico passava i controlli grazie alla complicità di un finanziere e ad un vigilante, che ora sarebbero indagati. Sequestrata droga anche in Spagna. Sono 19 i provvedimenti emessi. 18 le ordinanze di custodia cautelare (14 in carcere e 4 ai domiciliari). Per tutti l’accusa è di traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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