L’unica cosa che George voleva era morire. Ha provato diverse volte a uccidersi e alla fine ci è riuscito. Ci amavamo molto e siamo stati insieme quasi 24 ore al giorno”, così Fadi Fawaz, fidanzato del cantante, su Twitter.
Il compagno della pop-star degli anni ’80, morta per un arresto cardiaco la mattina di Natale, lascia intendere che George Michael si sia suicidato perché l’unica cosa che desiderava era morire e che avrebbe tentato diverse volte di togliersi la vita.
L’autopsia
Intanto, i risultati dell’autopsia sul corpo di George Michael non hanno dato un riscontro definitivo. Gli esami parlano di “morte inspiegabile, ma non sospetta”, ridimensionando dunque i sospetti di overdose che erano stati ipotizzati dalla stampa britannica qualche giorno prima e peraltro smentiti con forza dai familiari. Alla luce delle nuove rivelazioni di Fawaz, arrivate come uno sfogo una settimana dopo la morte del cantante, saranno inevitabilmente necessarie nuove indagini per comprendere se davvero i sospetti del compagno sono fondati.
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