L’angolo della cazzimma. Pro e contro la riforma: ecco come si stanno muovendo i vecchi volponi e i neofiti nell’area giuglianese

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Pro riforma e contro la riforma costituzionale. Nell’area a nord di Napoli, e in particolare nel Giuglianese, c’è grande fermento. I renziani della prima ora, i deluchiani, quelli che votano sì solo perché “costretti” si stanno spendendo le ultime, residue carte. Non stanno a guardare quelli del no che ribattono colpo su colpo, con argomentazioni varie. Ci sono, poi, quelli che sperano in un posto al Senato e chi spera nell’immunità parlamentare. Sull’altro versante, invece, c’è chi vuole andare presto alle urne per avere chance di candidatura.

Tanti gli appuntamenti organizzati dai comitati promotori del sì e del no. Poche giorni fa a Calvizzano c’era il governatore De Luca, seguito dal solito entourage, da chi lo stima, da chi crede nella riforma e, immancabilmente, dai prezzemolini della zona. C’erano un po’ tutti: vecchi volponi e neofiti e tanti curiosi. C’era Lello Topo, l’uomo delle grandi ammucchiate villaricchesi, c’era Giovannino Porcelli, ex sindaco di Mugnano e attuale presidente di Soresa; c’erano alcuni amministratori del Comune di Mugnano; l’ex sindaco di Marano Salvatore Perrotta. Tutti per il sì, come Rosaria Punzo, neo sindaco per qualcuno teleguidata di Villaricca, Antonio Poziello, primo cittadino di Giugliano folgorato da tempo sulla via del governatore De Luca, Michele Schiano, un tempo forzista e oggi – come altri – a caccia del salto di qualità con il centrosinistra, Luigi Sarnataro e Venanzio Carpentieri, rispettivamente sindaci di Mugnano e Melito.

Per il no si muove l’ex sindaco di Qualiano Salvatore Onofaro, l’attuale primo cittadino De Luca, reduce da duri scontri interni alla sua maggioranza, il quasi ottantenne ex sindaco di Marano Bertini, la zarina di Sinistra italiana Stefania Fanelli, ovviamente tutti i grillini della zona: Nicola Palma, Vincenzo Risso, Umberto Zucconelli. E ancora: il gruppo maranese e quello villaricchese, Biagio Sequino, giovane consigliere di Calvizzano legato a Salvini, i Fratelli d’Italia di Mugnano, il demitiano Iacolare, qualche residuato bellico forzista nonché l’area antagonista.

Come giri e come la rigiri, insomma, esce fuori una “bella” insalata mista.

© Copyright lo sceriffo, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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