Chi è il vero proprietario dell’eremo di Pietraspaccata? La Curia di Pozzuoli, come è stato sostenuto per anni e come si evincerebbe dagli atti catastali (lettera A – foglio 31) o tal Antonio Pagliano, l’avvocato che ne rivendica la proprietà e nominato custode del bene dopo i furti che sarebbero stati perpetrati qualche mese fa?
Razzie denunciate dal professor Carlo Palermo, che portarono al sequestro dell’edificio sacro da parte dei vigili urbani di Marano. Palermo ha chiesto, attraverso un esposto, al magistrato inquirente della Procura di Napoli nord di disporre ulteriori approfondimenti e accertamenti tecnico-legali, visto che dai documenti attualmente consultabili sembrerebbe che i fabbricati (eremo e chiesa) sino intestati rispettivamente all’Ente Urbano e Promiscuo e alla Cappellania di Pietra Spaccata. E ancora: che la Soprintendenza, nel 2011, sollecitava la Curia di Pozzuoli a mettere in sicurezza la struttura e che la stessa, due anni fa, provvedeva a montare una ingabbiatura con tubi di ferro. E allora la domanda è: da dove è uscito l’avvocato Pagliano? Quali documenti comprovano il suo diritto di proprietà? E i vigili perché gli hanno affidato il bene religioso, seppur provvisoriamente?
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