Marano, nei locali di via Nuvoletta entrano “cani e porci”: misure drastiche solo per i giornalisti. Cosa ne pensa la dottoressa Cerotto?…

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Le stanze comunali, nei giorni di non ricevimento, sono a disposizione di tutti fuorché dei giornalisti. Qualche mese fa un funzionario, non si sa con quale diritto o atto, aveva imposto agli uscieri degli uffici di via Nuvoletta di vigilare e impedire l’accesso ai locali comunali (nei giorni in cui non si riceve al pubblico, ovvero il lunedì, mercoledì e venerdì) all’utenza in genere, addetti ai lavori, ivi compresi i giornalisti.

La scelta fu dettata dalla comparsa sul nostro sito di un articolo riferito alla situazione dell’area industriale, con dati ufficiali forniti proprio dallo stesso Comune. Un articolo che, nonostante fosse corredato di dati precisi, mandò su tutte le furie alcuni funzionari e in primis il responsabile del settore Urbanistica Paola Cerotto.

Da allora ostruzionismo a non finire, con dipendenti che ci seguono finanche nelle stanze comunali o che ci impediscono di accedere nei locali pubblici (non di proprietà dei dipendenti…) e di fare il nostro lavoro. La vicenda è stata illustrata anche al commissario straordinario Franca Fico, che ha disposto che ci fosse un’interlocuzione ufficiale con i dirigenti comunali quanto meno una volta alla settimana.

Intanto però all’ufficio di via Nuvoletta, sede dell’area tecnica, tributi e altro, la situazione non migliora: anche oggi (venerdì, quindi non giornata di ricevimento) c’era il solito viavai negli uffici: architetti, ingegneri (alcuni dei quali molto chiacchierati), qualche geometra (che entra anche con l’auto), decine di utenti e amici di dipendenti comunali. Nessuno li ha fermati né tanto meno è stato chiesto loro il motivo della loro presenza. Le fotografie a corredo dell’articolo sono state scattate stamani, dall’esterno del cancello principale di via Nuvoletta.

Chissà cosa ne pensa di tutto ciò la dottoressa Paolina Cerotto, meglio nota nel settore con l’appellativo di “Paola Kim Jong Un”. La dottoressa era quella che auspicava maggiori controlli, che diede direttive (non si sa con quale autorità) agli uscieri e che sembra essere allergica alle più elementari nozioni di trasparenza amministrativa. Come dire: dove vede e dove “ceca”…

© Copyright lo sceriffo, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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