La macchina del fango contro Terranostranews. Da mesi attacchi inusitati, minacce e pressioni da alcuni fronti che temono lo scioglimento per mafia e che si oppongono al cambiamento

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La paura fa novanta e come spesso accade le reazioni, dinanzi all’alta probabilità di non poter più contare come un tempo, sono scomposte, fuori luogo e spesso ben oltre il consentito. A Marano, da qualche tempo, si è messa in moto la macchina del fango. Il mondo sembra essersi capovolto: l’obiettivo di taluni e di politici oramai alla frutta è quello di colpire il nostro giornale. Lo fanno con cadenza quasi quotidiana, trovando soddisfazione nel mettere in giro notizie fasulle, parziali o gonfiate ad arte.

In un mondo capovolto come il nostro, in una città (Marano) allo sbando sotto tutti i punti di vista, viene diffusa la notizia (e che notiziona!) che un dipendente del Comune avrebbe denunciato il nostro direttore per un alterco verificatosi negli uffici comunali. Questa notizia, data con un’enfasi in stile vittoria di Trump alle elezioni americani e senza alcun contraddittorio, è il segno dei tempi, il segno di una deriva morale che sembra ormai irreversibile.

Viene diffusa, come se si trattasse dello scoppio della Terza guerra mondiale, la denuncia di un dipendente comunale e non quella del giornalista offeso e minacciato, tra l’altro a più riprese in questi mesi, da dipendenti pubblici, parcheggiatori abusivi, camorristi o pseudo tali. Senza contare l’ostruzionismo negli uffici e le evidenti provocazioni subite.

Il disegno, più ampio e non riferito al singolo episodio summenzionato, è chiaro: vogliono isolare Terranostranews e qualcuno sta mettendo in campo le armi più disgustose. Lo fanno per svariati motivi: per invidia (i numeri sono dalla nostra parte), perché qualcuno è stato pescato dal nostro giornale con le mani nella marmellata, perché qualcuno ha perso il potere di un tempo negli uffici comunali o non incide più sulla pubblica opinione, perché qualcuno teme lo scioglimento per mafia, fortemente auspicato dal nostro giornale, perché qualcun altro spera di ricevere incarichi o prebende alle prossime elezioni.

Il gioco è scontato, evidente, ma noi abbiamo le spalle larghe e non ci faremo certo intimidire da azioni diffamatorie o da manovre di palazzo (e non) tese a delegittimare il nostro lavoro.

Le forze dell’ordine sono state già avvisate a più riprese su quanto sta accadendo a Marano e sulle pressioni, gli atti intimidatori e le minacce subite. Non ci fate paura. Continueremo a raccontare la città, nel bene e nel male, con i nostri limiti e i nostri pregi, e senza fare sconti a nessuno. Marano ha bisogno di aria nuova e non del fango fine a se stesso messo in giro da vecchi filibustieri, dipendenti contigui o collusi con il sistema e addetti ai lavori che anziché sostenere le battaglie di legalità sparano a zero su chi invoca trasparenza e pulizia.

Al peggio non c’è mai fine, ma noi non ci rassegniamo.

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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