Marano. Il regolamento comunale non lo consente, eppure le cappelle private del cimitero chiudono due giorni alla settimana. E in tanti protestano

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Ma perché le congreghe private del cimitero di Marano, costruite su suolo comunale e che usufruiscono (per pochi euro) dei lavoratori (necrofori) dell’Ente sono chiuse per due giorni alla settimana?

E’ la domanda che si sono posti in tanti, soprattutto coloro che non abitano più in città e che vi fanno ritorno, specie d’estate, soltanto per pochi giorni all’anno. “Veniamo dal nord Italia – spiega il signor Antonio – sono qui in vacanza per pochi giorni e ho pensato di recarmi al cimitero di via Vallesana per portare un fiore ai miei parenti defunti. La cappella in cui sono sepolti era chiusa nonostante il cimitero fosse regolarmente aperto. Domani dovrò rientrare nella città del nord in cui da qualche tempo risiedo senza aver potuto adempiere al mio dovere di nipote”.

Eppure l’articolo 8 del regolamento comunale di polizia mortuaria, già approvato da molto tempo, parla chiaro. “All’entrata in vigore del presente regolamento – recita l’articolo 8 – le cappelle private e quelle delle arciconfraternite adegueranno i propri orari di accesso a quelli comunali”.

La disposizione è chiara, insomma, eppure le arciconfraternite continuano ad operare nella semi anarchia, forse per questioni interne a noi non chiare, forse perché mai richiamate al rispetto del regolamento vigente.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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