Marano, sventato in extremis il piano per il ridimensionamento e lo smantellamento di due comparti del Comune

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Il blitz estivo, il piano orchestrato dal segretario generale D’Ambrosio, e quanto pare avallato dal vice commissario straordinario De Luna, è stato sventato in extremis. Stamani stava per esser sancita, con tanto di delibera, la morte del settore Patrimonio e del comparto Igiene Urbana, settore quest’ultimo da qualche tempo alle strette dipendenze del segretario generale dell’Ente.

Una manovra suicida, che avrebbe determinato lo spostamento di Elena Bassolino dall’Igiene Urbana (l’area che necessita di rafforzamenti) al settore Lavori Pubblici, con l’area Patrimonio (settore tra i più delicati) che sarebbe finito sotto le dirette dipendenze del dirigente comunale (Claudia Gargiulo) più criticato della storia del Comune di Marano.

E invece, quando tutto sembrava prefigurare lo scenario più catastrofico, qualcuno, qualcosa ha riportato a più miti consigli le due ideatrici o sostenitrici del piano. Tutto rimandato a data da destinarsi, ma certamente non sarà agosto. Un piano che (è opportuno chiarirlo) non aveva incassato nemmeno il via libera del commissario straordinario Franca Fico.

L’idea originaria, infatti, era tutt’altra: accorpare i micro comparti dell’area economico-finanziaria, eliminando una posizione organizzativa e spostando nel contempo Elena Bassolino (notizia già anticipata da Terranostranees nei giorni scorsi) dal settore ambientale al Patrimonio, in luogo della dimissionaria Angela Veccia.

Cosa si deduce da tutta questa storia? Quello che scriviamo da mesi, ovvero che c’è qualcosa che non va negli uffici, che si costituite nicchie di potere allergiche al cambiamento e che il commissario Fico, per il bene del Comune, dovrebbe agire prima che qualcuno si prenda il dito con tutta la mano.

 

 

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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