Marano, la segretaria generale (infastidita da alcuni articoli) che vuole mettere il bavaglio alla stampa..

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Houston, abbiamo un problema. Ma questa volta non si tratta delle problematiche più spinose e che da tempo assillano il Comune di Marano. Uno dei problemi, oggi, è rappresentato dalla presenza al Comune della segretaria generale Maria Giuseppina D’Ambrosio, arrivata a Marano (era raggiante quando si insediò) 24 ore prima dell’arrivo della commissione d’accesso agli atti inviata dal prefetto Pantalone. Da quel momento ha smesso di ridire e ha incominciato a inanellare errori e a prendersela con le persone sbagliate.

Anziché preoccuparsi delle gravissime problematiche dell’ente (cimitero, isola ecologica, Pip, alloggi popolari, canoni idrici, raccolta rifiuti e finanze), la “rossa”, che alcuni ritengono essere vicina all’europarlamentare Martusciello (il main sponsor dell’ex sindaco) e altri al noto legale amministrativista Nando Scotto, ha preso di mira i giornalisti scomodi: quelli che hanno messe in evidenza la vicenda Rainone (scuderia Scotto-Laudadio), l’avvocato in pole position per l’incarico di consulente per le magistrature superiori, e altre leggerezze di carattere regolamentare.

La più clamorosa? La D’Ambrosio, impeccabile dal punto di vista del look e meno sotto il profilo diplomatico, avallò (sbagliando) la convocazione di un consiglio comunale, uno degli ultimi, di concerto con Enzo Marra: una seduta che si sarebbe dovuta svolgere in una data diversa rispetto a quella indicata. La funzionaria comunale, che voleva scappare dal Comune subito dopo l’arrivo della Commissione d’accesso e che oggi sembra ringalluzzita dall’assenza della politica e dall’arrivo di un commissario prefettizio che, ahinoi, non potrà soggiornare tutti i giorni a Marano, andò su tutte le furie quando documentammo – con tanto foto – lo stato in cui versano i faldoni e le pratiche edilizie all’ufficio tecnico di via Nuvoletta. Anziché punire i responsabili e accertarsi che negli uffici non vi fossero personaggi non autorizzati (ci riferiamo a coloro che per anni hanno maneggiato e passato carte e documenti), la solerte funzionaria anche in quell’occasione ebbe da ridire contro i giornalisti.

E’ un vizio, insomma: la D’Ambrosio, anziché prendere spunto e “servirsi” di alcuni articoli, preferisce non sapere e quando viene a sapere sbaglia clamorosamente il bersaglio. Vuole mettere il bavaglio alla stampa libera e non fa mistero di non gradire la nostra presenza nei corridoi (non uffici) dell’ente.

A questo punto, considerando l’avvenuto azzeramento di tutte le figure politiche e amministrative, considerando che Marano deve assolutamente approfittare dell’anno o due di commissariamento per tentare di invertire la rotta su alcune annose problematiche, forse è da prendere in considerazione (può farlo il commissario Fico) la possibilità di individuare un nuovo segretario generale. Un funzionario non legato alla vecchia giunta, più attento alle dinamiche cittadine e a quanto avviene nel Palazzo e, soprattutto, meno borioso, altezzoso e più concreto.

 

 

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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