Marano, evacuati di via Pigno al Comune: “Non abbiamo un tetto e il sindaco vuole farci l’elemosina. Ci fanno dormire in locali senza acqua e luce”

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Donne e bambini, sei in totale, e altri residenti di via Pigno, la zona off limits da qualche giorno per lavori dovuti alle infiltrazioni idriche nel sottosuolo, si sono recati al Comune per far sentire la propria voce e manifestare tutto il proprio dissenso al sindaco Angelo Liccardo. Hanno portato con loro coperte e cuscini. Per loro, che da tre giorni hanno dovuto lasciare le loro case, non è stata ancora trovata una soluzione dignitosa: hanno dormito per ben due volte in locali messi a disposizione della Chiesa, che devono però lasciare alla prime ore del mattino.

“La prima sera – dicono – siamo stati ospitati in una struttura senza acqua; ieri sera invece in altri locali. I bambini sono costretti a stare tutto il giorno in strada e non possono nemmeno lavarsi. Non possiamo rientrare nelle nostre casa, ma non abbiamo un alloggio provvisorio o un albergo dove poterci appoggiare temporaneamente. E’ vergognoso”. Stamani l’incontro con i servizi sociali. La proposta è stata la seguente: 1500 euro per tutto l’anno. “Cosa facciamo con 1500 euro?”. Al Comune, intanto, sono potuti entrati dopo circa mezz’ora: il sindaco, che è in riunione, li riceverà dopo. Si cercano soluzioni anche per la strada alternativa a via Pigno, dopo la figuraccia rimediata ieri, quando il Comune è stato costretto a fare marcia indietro per le vibrate proteste di una famiglia del luogo, che non ha dato il via libera affinché i lavori fossero eseguiti nella propria proprietà.

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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