Marano, la monnezza tiene banco anche in Consiglio comunale. Protesta dei Cinque Stelle, che lanciano i sacchetti nello spazio occupato dai politici. L’opposizione denuncia: “La fidejussione della Ego eco è pezzotto, rescindere il contratto”

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Il caso “monnezza” a Marano è sbarcato in consiglio comunale, ancora in corso di svolgimento nell’aula di via Falcone. Non sono mancate le proteste e i momenti di tensione. Vibrante e plateale quella degli attivisti del Movimento Cinque Stelle, che ad inizio seduta hanno gettato alcuni sacchetti di spazzatura negli spazi più prossimi a quelli occupati dalla giunta e dai consiglieri.

Al netto delle polemiche e discussioni in aula, è emerso che l’attuale azienda, la Ego Eco, ha presentato, all’atto della stipula del contratto con il Comune, una polizza fidejussoria illegittima in quanto non riconosciuta dalla Banca d’Italia e non utilizzabile pertanto per i contratti con la pubblica amministrazione. Una anomalia (grave) che potrebbe determinare lo scioglimento anticipato del contratto tra ente e privato.

E ancora: che il Comune, per migliorare un servizio finora deludente sotto tutti i punti di vista, punta sull’unificazione del calendario della raccolta, in vigore dal 7 marzo, sulla sensibilizzazione dei cittadini e sull’apertura dell’isola ecologica, che come anticipato da Terranostranews dovrebbe consentire il reintegro anche dei lavoratori in esubero. Norme e atti di gara permettendo, come precisato dall’assessore Scarmozzino.

Nessuna certezza sui tempi di uscita dall’emergenza. Il sindaco non se l’è sentita di fare pronostici e indicare date. Dall’opposizione hanno fatto notare a più ripresa che il servizio, indipendentemente dal bando, dalle responsabilità attuali, dalle modalità di raccolta (mattina e non notte), deve essere comunque garantito e che in caso contrario si può, anzi si deve optare per la rescissione contrattuale con Ego eco. Numerosi i cittadini in aula che hanno manifestato il loro disappunto per una situazione che si trascina da due mesi e che tra qualche settimana, se non risolta, potrebbe creare anche dei gravi problemi di carattere igienico-sanitario.

Cosa accadrà nei prossimi giorni? Il bando di gara non può essere modificato e quindi, almeno per i prossimi quattro mesi (salvo ulteriori proroghe sempre possibili), non ci saranno sostanziali cambiamenti, eccezion fatta per l’unificazione del calendario per il centro e la periferia. Il servizio di raccolta dunque continuerà ad esser espletato nelle ore mattutine, con la speranza che l’apertura dell’isola ecologica e grazie ad altri piccoli accorgimenti si riesca ad evitare il peggio nei periodi più caldi. Sarà poi bandita una nuova gara di durata quinquennale, ma anche per questo caso i tempi non sono certi.

 

 

© Copyright 2016 Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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