Escalation criminale a Napoli e provincia, parla il vicepresidente del Copasir

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Dopo i fatti di cronaca nera che si sono registrati a Napoli da inizio anno, il Senatore Giuseppe Esposito, Vice Presidente del Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica (COPASIR), non ha dubbi che per sconfiggere la criminalità serve una alleanza tra le agenzie educative.

 Senatore, cosa ne pensa di questa escalation di criminalità e quali sono a suo giudizio le misure da adottare?

“Il fenomeno della criminalità a Napoli oggi è molto diverso rispetto agli anni precedenti. In questo tempo si è assistito ad una frammentazione dei principali cartelli camorristici e soprattutto, dopo che lo Stato è riuscito a compiere molti arresti eccellenti tra i personaggi di vertice, la camorra ha cercato di affidarsi sempre di più alla “bassa manovalanza”. Oggi, soprattutto per il traffico di droga, assistiamo anche ad omicidi di ragazzi molto giovani. Il ministro Angelino Alfano ha prospettato l’invio dell’Esercito e questo può già rappresentare una soluzione per offrire maggiore sicurezza ai cittadini, soprattutto in alcuni quartieri. Certo, proprio perché ormai il fenomeno camorristico investe anche ragazzini sempre più giovani, la risposta dello Stato non può avvenire soltanto attraverso una prova di forza, ma anche e soprattutto culturale. La scuola, la chiesa, le associazioni possono fare tantissimo perché altrimenti questo genere di emergenze si ripresenterà anche in futuro. La risposta quindi non può essere soltanto a corto raggio, ma programmando il futuro e investire non solo per la sicurezza, ma anche nella formazione prevenendo la dispersione scolastica che a Napoli è un fenomeno molto sentito”.

Rischio terrorismo, qual è il reale pericolo per il nostro Paese?

“Come ripetiamo da tempo, non esiste il rischio zero in nessun Paese. Tanto più che l’Italia è molto esposta anche perché sul nostro territorio c’è il Vaticano. Esiste però un grandissimo e intenso lavoro a tutti i livelli da parte dei nostri servizi di sicurezza e delle Forze dell’Ordine per prevenire ogni pericolo. Oggi il Daesh riesce, anche grazie ad una comunicazione molto ben elaborata attraverso il web, a creare forme di proselitismo anche in singole persone molto influenzabili psicologicamente. Dalle cellule terroristiche, si è passati ad atomi impazziti. In questo contesto non è mai possibile abbassare la guardia e così stiamo operando”

Non crede che questa ondata immigratoria possa favorire comunque l’arrivo di personaggi “borderline”?

Per ora non si ha nessuna evidenza in questo senso, almeno dal fronte del Mediterraneo. Dico da tempo che invece è molto più pericoloso il corridoio dei Balcani dove il flusso di migranti è maggiore e i controlli sono più complessi da operare in maniera adeguata. Associare l’immigrazione e il terrorismo, facendo passare il concetto che ogni migrante sia un terrorista, è solo un atto di banditismo mediatico e purtroppo politico che si cerca di fare. Almeno in Italia non si hanno riscontri da questo punto di vista. Come ripeto spesso: i veri terroristi viaggiano in aereo e magari in business class, non certo correndo il rischio di salire su barconi che rischiano di affondare e poi quello degli accurati controlli che vengono fatti alle frontiere dai nostri agenti”.

Il suo partito ha mostrato molte perplessità sull’approvazione del decreto “Cirinnà”. Non ritiene che questa divergenza col PD possa compromettere l’azione di governo?

“Il decreto legge Cirinnà è una forzatura che vedremo se passerà. Noi siamo per garantire ogni diritto giuridico anche alle coppie dello stesso sesso. Ciò però non può valere comparando queste unioni al matrimonio e, soprattutto, alla possibilità di adozione. I figli nascono dall’unione di un uomo e una donna, punto. Quanto alla possibilità che questa discussione possa pesare sugli equilibri di governo non credo che questo potrà accadere perché, ad ogni modo, sono questioni di coscienza che investono il singolo parlamentare. Certo, sul profilo identitario, pone una frattura molto netta tra il nostro partito e una parte del Pd. La discussione può semmai influire di più sulle future alleanze che per la legislatura in corso”.

Fonte Il Roma-Angelo Covino

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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